Il taglio del nastro dell’edizione 2025 della Fiera di San Giuseppe è stato accompagnato dalla tradizionale rievocazione storica dell’ingresso in città dello Stupor Mundi: il magnifico imperatore Federico II di Svevia, che nel 1234 istituì l’appuntamento espositivo, allora si chiamava Fiera della Maddalena, come incontro simbolico tra i mercanti di ogni dove, tra le civiltà d’oriente e d’occidente, nel segno della pace e della prosperità tra i popoli sancita nella città di Cosenza.

Suggestiva rappresentazione

Il cantastorie William Gatto ha dato lettura della bolla imperiale, dando vita ad una rappresentazione animata da figuranti in costumi medievali e ad uno spettacolo di suonatori, danzatrici e falconieri a cura dell’Associazione Città del Sole che si è svolta all’ingresso sud del lungo serpentone di stand e gazebo, già affollato dalle prime ore del mattino, complice la giornata decisamente primaverile. La cerimonia inaugurale, presieduta dal sindaco Franz Caruso, ha registrato la presenza, tra gli altri, del vicesindaco Maria Locanto, dell’assessore alle attività economiche e produttive Massimiliano Battaglia, e di altri esponenti dell’amministrazione, tra cui gli assessori Sconosciuto, Covelli e De Marco.

Taglio del nastro a Cosenza per la tradizionale Fiera di San Giuseppe. La storica esposizione le cui origini risalgono all'epoca medievale, si snoda lungo Viale Mancini con decine di stand.

La polemica sugli stand

Sarebbe parzialmente rientrata la polemica innescata dagli espositori di piante, fiori, terracotte e vimini in merito agli spazi loro assegnati. In questa edizione infatti, dall’area adiacente il complesso commerciale I due fiumi, erano stati destinati nella parte a sud di Viale Mancini, nei pressi dell’area adibita alle giostre. Sarebbe stato raggiunto un compromesso con la collocazione all’estremità nord della fiera, vicino al carcere. Una parte degli ambulanti avrebbe comunque deciso di rinunciare, molti altri hanno allestito in giornata la propria postazione: «Mi dicono che gli espositori ci sono quindi è tutto rientrato – ha affermato il sindaco Caruso al nostro network - Sono molto contento. In prospettiva ho deciso che da subito concorderemo con loro l’organizzazione delle postazioni anche per l'anno prossimo, nell’ottica di un miglioramento della fruibilità della fiera. Perché la fiera – ha aggiunto - deve unire e non dividere. Noi siamo per la partecipazione più ampia e per la condivisione. Ricordando i vincoli posti dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica».

San Giuseppe Rock

La novità dell’edizione 2025 è il ritorno del San Giuseppe Rock. Sarà un appendice dell’evento fieristico articolata in una serie di concerti in programma il 21 e il 22 marzo nel centro storico della città: «Riproponiamo l’ottima intuizione che fu dell’indimenticato Franco Dionesalvi – ha sottolineato ancora Franz Caruso – Un festival che ha rappresentato una innovazione di successo in termini di ritorno di immagine per la città. Inoltre, tanti artisti che qui si esibirono in quel contesto hanno avuto un successo anche di carattere internazionale. Per adesso il San Giuseppe Rock è una occasione per portare un pezzo della manifestazione nel centro storico, tra l’Arenella e lo Spirito Santo. L’anno prossimo ci impegneremo per farlo diventare un evento che sia a pieno titolo parte integrante della fiera stessa».