Il teatro Rendano di Cosenza ospiterà un evento dedicato all’intramontabile interprete Mina e alla sua lunghissima carriera. Una storia straordinaria e forse unica al mondo, raccontata dalle immagini, dai video, dalle sue vicende artistiche e personali, dai suoi successi, fino alla sua storica uscita di scena del 1978, senza mai alcun ripensamento. Ancora oggi, l’artista è attivissima, popolarissima, amata anche dai giovanissimi.

La carriera di Mina

I suoi primi vent’anni di attività, dal 1958 al 1978, l’hanno portata in giro per il mondo, regina della musica, grande interprete rivoluzionaria, donna libera e indipendente, che ha dominato tutte le classifiche. La recentissima performance con Blanco ha ottenuto ben tre dischi di platino segnando un successo straordinario di vendite e di ascolti grazie al singolo "Un briciolo di allegria".

L'iniziativa al Rendano

Tutto questo sarà raccontato, grazie all’iniziativa promossa da Polimnia Associazione Culturale, presieduta da Luigia Pastore, da Pino Strabioli, giornalista Rai, storico della musica e critico, che due anni fa con il programma ‘In arte Mina’, trasmesso da Rai Tre, ha ottenuto uno straordinario successo. Un programma che, si racconta, piacque perfino alla stessa Mina, che ha sempre detestato le celebrazioni: «Finalmente non mi hanno fatto sembrare morta, non hanno celebrato il mio funerale», avrebbe commentato.


Pino Strabioli, accompagnato da Franco Laratta, giornalista e grande conoscitore della storia di Mina, saranno sul palco del Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza, martedì 26 settembre alle 20:30 per uno spettacolo che vuole essere la ricostruzione di 65 anni della storia d’Italia, del suo costume, della cultura e della società, il tutto attraverso le canzoni e la voce di Mina. Ci saranno giovani artisti come Marika Franchino soprano, Federico Veltri tenore, Andrea Bauleo, pianoforte, la direzione artistica di Luigia Pastore. Testi e regia di Franco Laratta.

Si assisterà anche alla rivisitazione dei pezzi di Mina in chiave lirica, che faranno conoscere la grande artista in una veste del tutto diversa. E se lei dal suo rifugio di Lugano guarderà a distanza questi eventi, certamente saprà che milioni di persone ancora la invocano, ascoltano i suoi brani, le chiedono di tornare. Resta la sua potente, meravigliosa, unica voce che canta e incanta ogni anno con formidabili prove della sua bravura. Sempre avanti, anticipando i tempi e le mode, tanto che ormai ottantenne rimane sempre nuova, sempre moderna. E rimane soprattutto la sua storia, diventata ormai leggenda.