VIDEO | La mostra, promossa dalla Fondazione Carical, è visitabile al Chiostro San Domenico di Nicastro fino al prossimo 2 marzi. I plastici riproducono con precisione alcuni tra i più emblematici monumenti della regione
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Nel suggestivo scenario del Chiostro San Domenico di Nicastro a Lamezia Terme, è stata inaugurata la mostra “Castelli e Chiese di Calabria”, iniziativa a cura della Fondazione Carical.
La mostra "Castelli e Chiese di Calabria" è composta da una serie di opere realizzate dal Maestro vibonese Domenico Chiarella: si tratta di una collezione di plastici che riproducono con precisione alcuni tra i più emblematici monumenti della regione.
Il Castello Murat di Pizzo Calabro, la Chiesa di Santa Maria dell'Isola di Tropea e la maestosa Certosa di Serra San Bruno prendono vita attraverso l'abilità artistica di Chiarella, che ha catturato l'essenza di questi luoghi storici. Il presidente della Fondazione Carical, Giovanni Pensabene, e il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, hanno inaugurato l'esposizione tagliando il nastro in presenza di Mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme. Sono tutti realizzati in legno e riprodotti a mano - dice Chiarella -. Sono stati riprodotti in scala tenendo conto di come erano in origine. Bisogna far conoscere tutte le meravigliose opere presenti in Calabria, alcune delle quali purtroppo abbandonate a se stesse».
La mostra, patrocinata dal Comune di Lamezia Terme - Assessorato alla Cultura, è stata realizzata in collaborazione con importanti enti come Lamezia Europa, Fondazione Trame, Sistema Bibliotecario Lametino e Chiostro San Domenico. Aperta al pubblico fino al 2 marzo, offre un'opportunità unica di immergersi nella ricca storia e nell'architettura della Calabria.
Ma l'evento non si limita alla visualizzazione passiva. Gli studenti delle scuole lametine sono chiamati a partecipare attivamente, creando componimenti sotto forma di foto, disegni e testi scritti. Una Commissione designata dalla Fondazione valuterà le opere, con la promessa di premiare i migliori elaborati in occasione della chiusura della mostra.