Dalle escursioni alle faggete centenarie passando per il Santuario della Certosa e la chiesa di Santa Maria del Bosco, una giornata a Serra San Bruno è un'esperienza che riconcilia corpo e mente. Ecco cosa è possibile visitare nella città.
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Immerso nel comprensorio delle Serre vibonesi si trova un antico borgo, Serra San Bruno, che è meta non solo di visitatori e turisti ma sopratutto di persone alla ricerca di un luogo di pace e di contemplazione, nel quale ritrovare il proprio io e l'equilibrio spesso smarrito. Serra San Bruno deve la sua origine alla venuta del monaco Bruno di Colonia, fondatore dell'Ordine dei Certosini , che dedicò la sua vita alla ricerca di Dio in silenzio e in solitudine e ricevette in dono dal Conte Ruggiero il Normanno i territori che oggi sono geograficamente individuati come altopiano delle Serre Calabre, per la costruzione del suo eremo, la Certosa di Santo Stefano del Bosco, il primo monastero d'Italia e secondo in Europa dopo quello di Grenoble, in Francia.
Le bellezze naturalistiche di Serra San Bruno
La vera attrattiva di Serra, oltre ai luoghi di San Bruno, sono le bellezze naturali. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di splendidi esemplari di faggio, castagno e l'abete bianco, con esemplari di piante secolari che formano un manto forestale molto fitto. Numerosi sono gli itinerari naturalistici, religiosi e culturali a disposizione dei turisti.
Per gli amanti della natura da non perdere la visita di Villa Vittoria che, attraverso i percorsi tematici realizzati dal Corpo forestale dello Stato, permette di osservare da vicino la flora e la fauna del posto come i suggestivi “Abeti Bianchi delle Serre”. Le Serre offrono percorsi adatti ad ogni tipologia di pubblico, dai turisti amatoriali agli appassionati di trekking, dalla scoperta degli antichi mestieri come quello dei carbonai agli appassionati di enogastronomia.
Dalla Certosa a Santa Maria del Bosco, ecco cosa vedere a Serra San Bruno
Immerso tra secolari Abeti bianchi e tra giovani Faggi, il complesso del Santuario di Santa Maria del bosco è il luogo di maggior richiamo turistico e religioso di Serra San Bruno.
In estate, sono decine di migliaia i visitatori che si ritemprano proprio nei luoghi dove visse gli ultimi dieci anni della sua vita e dove morì il Santo Bruno di Colonia. Il luogo, che fu visitato da Papa Giovanni Paolo II nel 1984 e che ospitò una meravigliosa celebrazione eucaristica del Pontefice, è formato da un ampio piazzale alla cui destra si trova il "laghetto di San Bruno" dentro il quale il Santo si immergeva per offrire a Dio la sua penitenza. Percorrendo la scalinata in granito, realizzata negli anni '50 dagli ultimi scalpellini di Serra, si giunge al Santuario di Santa Maria del bosco ricostruito dopo il terremoto del 1783 sui resti dell'antica chiesa fatta erigere da San Bruno per raccogliere i monaci in preghiera. L'interno della chiesa ha linee molto semplici ed alcuni pezzi d'arte provenienti dall'antica Certosa, mentre sull'altare maggiore spicca l'ottocentesca statua lignea raffigurante Santa Maria del bosco.
Sul lato opposto del Santuario, troviamo il "dormitorio di San Bruno", probabilmente il luogo dove il Santo trovava ricovero, ma certamente il luogo dove il monaco fu seppellito. All'interno del dormitorio, si trova anche una bella statua marmorea della fine del XVIII secolo realizzata da Stefano Pisani. Non può mancare una visita (solo esternamente) della bellissima Abbazia della Certosa e la visita del Museo della Certosa.
In questa puntata del nostro format Sacro in Calabria potete vedere un'intera puntata dedicata a Serra San Bruno ed alle tracce di Brunone da Colonia in Calabria: