VIDEO | La parte antica a causa di due violente alluvioni fu dichiarata inagibile e sgomberata. Oggi è un luogo fermo nel tempo
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Roghudi, Richùdi o Rigùdi in greco-calabro è un comune antico facente parte dell’area grecanica, posto ad un'altitudine di 527 metri, su una roccia collocata nel cuore della fiumara Amendolea che ha alle spalle l’imponente Monte Cavallo.
È un borgo affascinante, identitario, aspro, permeato da misteri, storie e leggende. Per via della collocazione piuttosto impervia, Roghudi ha patito molto spesso nel corso dei secoli l'imperversare della natura. Nel 1971 e nel 1973 due violente alluvioni provocarono morti e dispersi, danneggiarono numerose abitazioni, obbligarono i circa 1600 abitanti ad abbandonare il paese, che così iniziò la sua nuova e affascinante esistenza di borgo fantasma.
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Vanta perciò di una particolarità, è diviso in due differenti parti non confinanti tra di loro, ma separate da una distanza di circa 40 chilometri. La parte di Roghudi Vecchio fu dichiarata totalmente inagibile e un’ordinanza del sindaco impose lo sgombero di tutte le famiglie presenti, che vennero quindi spostate a vivere parecchi chilometri lontano, l’odierno Roghudi Nuovo posto nelle vicinanze di Melito di Porto Salvo. Nel borgo si potevano incontrare solamente persone che parlavano questa lingua, oggi meno praticata ma non completamente dimenticata, anche grazie alla presenza di diverse associazioni culturali che tramandano e conservano questo idioma. Nella frazione Chorio di Roghudi, sono nati i “poeti operai” tra i quali Angelo Maesano, detto Mastrangelo, che ha composto l’inno dei Greci di Calabria “Éla mu condà”
Roghudi vanta molteplici visitatori attirati da questa contrapposizione tra antico moderno. In particolare Roghudi Vecchio si offre ai visitatori più curiosi e attenti a questo luogo fermo nel tempo, ma le cui anime più profonde sembrano ancora parlare al visitatore.
«il nuovo centro abitativo è privo di caratteristiche architettoniche significative e di una vera propria identità culturale, inoltre dobbiamo erogare dei servizi» - afferma il sindaco Pierpaolo Zavettieri.
L’amministrazione è impegnata a valorizzare e attenzionare questi luoghi ricostruendo la loro identità sia in chiave moderna, sia attraverso la vittoria di bandi, utili soprattutto per la parte antica.