In sella alla fidata due ruote si apprezza tutta la magnificenza di questo paradiso montano. Il nostro tour tra alberi secolari, laghi e strade dai paesaggi mozzafiato
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
In moto alla scoperta della Sila: bikers da tutta Italia per accarezzare le curve più belle della Calabria
Ad ogni curva delle strade statali e provinciali che si addentrano in quest’area geografica selvaggia, l’occhio è attratto dalle bellezze di montagne e vallate. In una sequenza serpeggiante di lunghe curve e tornanti, animali al pascolo e coltivazioni, la foresta regala giochi di luce straordinari. Se si accosta la moto ai bordi della carreggiata, il rombo del motore lascia spazio ai suoni della natura.
Si respira aria fresca e ci si immerge in inebrianti note di ginestra, malva, rosa canina, mentre si rimane stupefatti dal variegato patrimonio vegetale e dall’imponenza di alberi come abeti, faggi, pini, frassini e castagni. A qualche attento osservatore è concessa la fortuna di ammirare nel proprio habitat animali meravigliosi come caprioli, daini, scoiattoli, lontre, volpi, gufi reali, vari tipi di rapaci e il simbolo del parco il lupo appenninico.
La Sila si divide in tre parti: Sila Greca situata in zona nord-est, Sila grande costituita dall’area centrale e Sila piccola, la parte più a sud. Il territorio è vasto. Ci si può sbizzarrire in tracciati dagli stimoli sempre nuovi. Difatti, motociclisti di tutta Italia scelgono il territorio in cerca di libertà ed emozioni ad ogni curva. Li si vede ovunque, scorrazzare in cerca di avventura tra le strade sconosciute, in sosta sui muretti a mangiare prelibatezze del posto, dissetarsi con l’acqua fresca che sgorga dalle fontane o a rigenerarsi, estasiati dall’odore di carne alla brace, nei tavoli all’aperto delle trattorie del luogo.
Giornate all’insegna della spensieratezza, in cui i buongustai possono rimpinzarsi con i genuini cibi locali, pietanze appetitose a base di maiale, formaggi, caciocavallo Dop, funghi, e le rinomate patate Igp preparate in molteplici maniere. Chi in gruppo, chi da solo, chi in dolce compagnia, chi con una meta, chi senza una destinazione. Ognuno, con il proprio modo di intendere la moto, assapora momenti in connessione con l’ambiente circostante e disconnessione dal mondo online, dagli enormi benefici per la salute psicofisica. Si scopre che, in fondo, basta poco per essere felici.
Sono svariate le cose da fare in Sila e i luoghi da visitare, come sono variegati i tragitti da seguire su due ruote. Se si sceglie di fare un giro in Sila Grande, dalla città di Cosenza si imbocca la strada statale 107 silana crotonese. Dopo 29 chilometri si svolta a sinistra e si prende la strada provinciale 256 che conduce a Camigliatello. Con un totale di circa 45 minuti e 38 chilometri percorsi, da Cosenza si sale quindi verso la rinomata località montana a forte vocazione turistica sia in inverno che in estate, posta a 1272 metri di altitudine.
Camigliatello, la “Cortina del Sud” dispone di un moderno impianto di risalita e di due piste da sci. Vi si possono programmare escursioni, passeggiate in relax, attività sportive. Sono molti gli hotel, i ristoranti e i negozietti che espongono prodotti tipici e di artigianato. A due passi da Camigliatello c'è il lago Cecita, vi si giunge procedendo sulla SS 177 in direzione est per 25 minuti circa e 20 chilometri.
Il lago Cecita è un bacino artificiale circondato da fitti boschi, ideale per stare a contatto con la natura, passeggiare tra le sue rive o sostare per un picnic nelle aree attrezzate. Inoltre, a ridosso, in località Cupone, sorge un centro visitatori con sentieri didattici di educazione ambientale, un museo naturale e osservatorio faunistico.
Circumnavigando il lago, si può tornare a Camigliatello e, nei pressi, recarsi a vedere i Giganti della Sila: pini larici di 400 anni d’età alti intorno ai 45 metri.
Da lì, procedendo sulla SS 107, seguendo le indicazioni, con mezz’ora di viaggio e 26 chilometri, si può andare alla scoperta di un’altra affascinante perla della Sila, Lorica posta sulle sponde del lago Arvo. È una frazione divisa fra i comuni di San Giovanni in Fiore e Casali del Manco, situata a un’altitudine di 1314 metri. È un centro turistico, con impianti sciistici. Il lago navigabile consente giri in canoa e numerose piacevoli attività.
A questo punto, percorrendo un tratto della SS 108, in trenta minuti si raggiunge San Giovanni in Fiore, la più antica e popolata città della Sila, con i suoi svariati punti d’interesse, il pittoresco borgo antico, gli edifici storici, tra cui l’iconica abbazia florense.
La Sila piccola si estende dai villaggi turistici del catanzarese fino al lago Ampollino. Facendo un giro in moto è come catapultarsi in un’altra dimensione. I graziosi centri abitati che si incontrano, dopo tratti di vegetazione rigogliosa, sono formati da casette in legno colorate che sembrano chalet alpini. Come per magia ci si imbatte in tipici paesaggi da Nord Europa.
Dalla città di Catanzaro, con un tempo di percorrenza di 45 minuti si coprono i 37 chilometri ben asfaltati che conducono nel cuore delle località più rinomate.
Ci si inerpica sulla SS 109 bis e al Santuario della Madonna di Termine si svolta a sinistra sulla SP 26, seguendo successivamente le indicazioni per Villaggio Mancuso. È importante ricordare di fare benzina prima, perché poi le stazioni di servizio sono poche.
Superata la diga del lago artificiale Passante, si arriva al piccolo centro ideato negli anni ’30 dal lungimirante imprenditore Eugenio Mancuso. Il Villaggio è un luogo da fiaba a 1289 metri sul livello del mare, facente parte del comune di Taverna che diede i natali al pittore di spicco del diciassettesimo secolo Mattia Preti. Tra la fitta boscaglia di Pini silani sorgono le caratteristiche casette in legno, strutture ricettive, negozietti di souvenir e ristorantini, come l’iconico La Rotonda.
Messa la moto sul cavalletto, si può sostare per apprezzare le bellezze naturalistiche, architettoniche e gastronomiche. Uno dei simboli della zona è il “Grande albergo delle Fate” costruito anch’esso negli anni ’30 e oggi abbandonato. L’edificio per anni fu meta turistica frequentata anche da attori e oggetto di set cinematografici. Molto graziosa pure la chiesetta dedicata a Santa Maria degli angeli.
Le cose da fare in zona sono tante: ci si può spostare brevemente a visitare le vicine località di Albi, villaggio Racise, l’ottocentesco villaggio Buturo, fare tranquille passeggiate, divertirsi nei parchi avventura, intraprendere escursioni negli oltre mille ettari della Riserva biogenetica Poverella, andare alla scoperta delle cascate presenti nell’area e documentarsi presso il Centro visita Garcea, che promuove educazione ambientale.
Da Villaggio Mancuso, procedendo sulla ciclovia dei parchi della Calabria SS179 e in seguito imboccando la SP243, distante solo 26 chilometri percorribili in mezz’ora, si giunge a Villaggio Palumbo.
La località turistica sorge sulle sponde del lago Ampollino, il bacino artificiale costruito nel 1926 a 1.271 metri di altitudine. Offre piste da sci, impianti di risalita, residence, locali e ci si può dilettare in pratiche sportive e ricreative di vario genere, godendo di viste mozzafiato ed esperienze indimenticabili che restano impresse nel cuore.
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