Ogni anno centinaia di posti riaprono al pubblico permettendo così di riscoprire le bellezze paesaggistiche e culturali tutte italiane che ci circondano: la lista calabrese
Giornate Fai in Calabria, ecco tutti i luoghi del cuore da visitare nel weekend
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Giornate Fai in Calabria, ecco tutti i luoghi del cuore da visitare nel weekend
Giornate Fai in Calabria, ecco tutti i luoghi del cuore da visitare nel weekend
A Santa Caterina dello Ionio, centro ricco di stradine e vicoli stretti della provincia di Catanzaro, saranno due gli eventi speciali organizzati per il prossimo fine settimana. Si svolgeranno la passeggiata naturalistica "Ecocentrismo tra palmenti, catoji e asinelli", poco distante dal paese, dove troverete ad aspettarvi palmenti rupestri, una vallata ricca di uliveti, grotte, calanchi ed asini, lungo un sentiero che vi porterà presso una realtà agricola sociale impegnata sul territorio. Andando verso il borgo attraverserete stretti vicoli che vi porteranno a palazzi gentilizi e ricche chiese. Per l’occasione saranno organizzate varie iniziative alle quali si potrà partecipare: nell'antico frantoio sarà allestita la mostra fotografica sugli animali selvatici del territorio, nella chiesa dell'Annunziata ci sarà la mostra di pittura di Roberto Giglio “Le forme dell’oblio”, e l’installazione del laboratorio "paese di carta". Particolare sarà il laboratorio di scultura a cura del maestro Tropiano, che aiuterà i partecipanti a scolpire la propria casa ideale nella piazza della chiesa matrice, dove verrà posizionato un tronco d'albero. Alle 18:00, sempre nella chiesa dell'Annunziata, si svolgerà un talk, che partendo dal libro di Giuseppe Sommario "Spartenze", porterà a riflettere sul tema dell'abbandono dei piccoli borghi e sulle possibilità di un ritorno. Infine, ma non per importanza, potrete entrare nei noti “catoji”, cantine in cui una volta venivano conservate le provviste di famiglia, assaggiando prodotti gastronomici locali, sabato a cena e domenica a pranzo. Sarà possibile partecipare a giochi sociali, per poi passare la notte nelle case del paese a mo’ di albergo diffuso.
Sempre a Santa Caterina dello Ionio ad essere accessibile al pubblico sarà la Torre di Sant'Antonio, una torre di avvistamento risalente al XIII secolo detta anche torre "cavallara". A guidarvi alla sua scoperta ci sarà Isabella Badolato, esperta della torre e guida speciale: la costruzione infatti appartiene alla sua famiglia dalla fine dell’800. Grazie a lei si potrà vedere, all’interno della torre, l’esposizione delle tavole del Codice Carratelli, la mostra per bambini delle illustrazioni realizzate dall'intelligenza artificiale dei principali monumenti del borgo, e la proiezione di un cartone animato sulla funzione delle torri di avvistamento. Nei giardini sarà in esposizione l’installazione "Segnacoli" del maestro Alberto Timossi, mentre dal terrazzo potrete vedere il panorama del golfo e lo stesso borgo di Santa Caterina. Eccezionalmente si potrà assistere alla simulazione dell'attacco dei pirati con l'arrivo di cavalieri in costume.
Doppia tappa per le Giornate FAI di Primavera anche all'Unical, a Rende in provincia di Cosenza, pronta ad ospitarvi durante il fine settimana tra natura e storia. Un percorso creato appositamente per l’occasione vi accompagnerà attraverso boschi e sentieri che parlano di Calabria, in cui potrete scoprire i segreti dell’Orto Botanico dell’Università grazie alla presenza di postazioni di minerali, rocce, suoli, acque, tra osservazioni, spiegazioni, curiosità, esperimenti. Il "Giardino geologico" vi aspetta per portarvi alla scoperta della geologia della Calabria e delle aree vulcaniche del Tirreno meridionale e della Sicilia orientale, passando per i bonsai e il rapporto tra uomo e natura. E infine il laboratorio di restauro con test di pulitura per restituire alle opere la loro bellezza.
Dalla natura alla storia: in occasione delle Giornate FAI eccezionalmente si potrà prendere parte a varie attività per conoscere meglio l'origine dell'Università cosentina nata nel 1972. Chi prenoterà la visita - scelta consigliata per non rischiare di perdersi le varie attività programmate - potrà conoscere la storia dell'Unical e del Campus attraverso la visita guidata ad una mostra che ripercorre la storia dell'Università, per poi passare alla visita del LIU per i più recenti studi sulle acque meteoriche e la creazione di orti e giardini sui tetti, e alla visita guidata all'infrastruttura di ricerca STAR, con la descrizione della sua innovativa sorgente di raggi X e delle sue applicazioni sia in campo biologico e biomedicale. Le visite saranno a cura di studenti e docenti.
Dopo la chiusura invernale aprirà ufficialmente al pubblico proprio per le Giornate FAI di Primavera la Riserva I Giganti della Sila, giorni durante i quali si potrà andare alla sua scoperta grazie a varie attività organizzate per l'occasione. Si potrà scegliere tra visite libere con un contributo minimo a partire da €3, e visite guidate della durata di 1 ora con la presenza delle guide FAI. In via del tutto straordinaria si svolgerà una visita guidata con la Direttrice, sia sabato che domenica, che condurrà i partecipanti per un'ora e mezza lungo le varie tappe storiche dei Giganti, raccontando aneddoti e curiosità sulla Riserva e il ruolo del FAI nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio calabrese ed italiano. Per chi vorrà invece conoscere il territorio circostante, è previsto un trekking di 6 chilometri intorno ai Giganti della Sila, della durata di 4 ore, che terminerà con la visita alla Riserva.
Trasferiamoci in provincia di Crotone, dove ad aprire le sue porte troverete Villa Margherita, una dimora storica circondata da un parco di notevole valore naturalistico e paesaggistico, in località Bosco Sant'Anna, tra il comune di Cutro e quello di Isola Capo Rizzuto. La visita inizierà dal viale del parco che conduce a villa Margherita, durante la quale si potranno ascoltare le storie di alcune particolarità del giardino e della villa, proseguendo con la visita degli spazi interni, nel cui corridoio sarà allestita una mostra, con particolare attenzione sul terrazzo dal quale vedere un bellissimo panorama. Percorrendo un corridoio si arriverà poi ad una chiesetta, il cui interno è arricchito da ceramiche di scuola napoletana sui toni del blu e del bianco. Presenti anche due tondi in altorilievo con il ritratto di una giovane donna, probabilmente la baronessa Maria scomparsa prematuramente, e una cappella totalmente ricoperta di ceramiche provenienti da Vietri. La visita si conclude nelle scuderie, ma potrete rimanere a passeggiare anche a lungo tra i viali del parco.
Spostandosi verso l'estremo sud della regione troviamo tra i luoghi delle Giornate FAI Mammola, le cui origini risalgono intorno all'anno 1000, collegate alla presenza di monasteri bizantini. Si potranno conoscere tramite il percorso programmato le caratteristiche insediative, storiche, architettoniche, artistiche del centro del Reggino, passando anche per le sue risorse gastronomiche identitarie. Partendo dall'Abbazia di S. Nicodemo, già Grangia di S. Biagio, si arriverà alla Chiesa Matrice con gli altari marmorei e la Cappella di S. Nicodemo con opere devozionali, passando per via Dante per vedere la chiesa dei S.S. Sebastiano e Filippo Campanella, la Casa comunale in cui si trova la tela di S. Nicodemo di Agostino Scilla, il bassorilievo della Madonna di Polsi e stemmi. Importanza rilevante verrà data ad uno dei prodotti gastronomici più noti di Mammola, grazie alla visita di un laboratorio dello stoccafisso. La visita continuerà con la Chiesa del Carmine, fino ad arrivare alla Piazza dei Pubblici Parlamenti con casa Tarantino e Chiesa dell'Annunziata. Spazio anche alle visite dei palazzi del centro: Palazzo Florimo, con soste davanti al Palazzo feudale del Baglio, Palazzo del Pozzo e terrazza panoramica dove ci saranno le specialità gastronomiche mammolesi, casa di Apollinare Agresta, Palazzo Floccari-Guerrisi, Piccolo, Ferrari, Spina.
Rimaniamo in provincia di Reggio Calabria dove a Villa San Giovanni, terra di filande e bachi, si andrà alla scoperta dell'arte della seta, qui dove ancora oggi si possono vedere gli edifici all'interno dei quali a partire dal 1792 iniziò la lavorazione del pregiato tessuto. Si partirà da Fontana Vecchia, luogo dove Rocco Antonio Caracciolo decise di avviare la prima filanda, alla quale ne seguirono tante altre, che arrivarono ad essere in totale 56, suddivise tra Villa, Pezzo e Cannitello. Si proseguirà con la Filanda Lo Faro, della quale rimangono gli imponenti resti, e la Filanda Cogliandro, piccolo museo della seta. Grazie alla disponibilità dei proprietari, che insieme ad esperti del posto vi accompagneranno in un viaggio a ritroso nel tempo, vi incuriosirete e conoscerete meglio le varie sfaccettature di un'imprenditoria tutta al femminile della quale non rimane più traccia, se non per la presenza dei vecchi edifici.
Saranno due anche a Nicotera, centro della Costa degli Dei in provincia di Vibo Valentia, le tappe coinvolte dalle Giornate FAI di Primavera, grazie alle quali sarà possibile conoscere posti inaspettati passando dai quartieri più interessanti del centro storico e dal museo all'interno di un convento domenicano. Tra vicoli e affacci sulla costa tirrenica, la cittadina, ricostruita e fortificata nel 1065 da Roberto il Guiscardo, sarà possibile visitare tre dei quartieri più particolari di Nicotera: il Baglio, la Giudecca e Palmentieri. Il primo fu sede delle varie attività artigianali che si svolgevano tra le abitazioni, rimasto quasi allo stato originale. La Giudecca è l'antico quartiere ebraico voluto da Federico II per alloggiare gli Ebrei che erano stati fatti venire a Nicotera con lo scopo di favorirne lo sviluppo economico, che non potevano però incontrarsi con il resto della popolazione. E Palmentieri, il vecchio quartiere dei pescatori dal quale vedere un bellissimo panorama. Dagli antichi palazzi, agli archi in pietra dei raffinati portoni, fino alle strette scalinate, e ai particolari "cafi", i tipici passaggi coperti presenti sugli spiazzi, le guide, costituite da studenti e studentesse del Liceo Scientifico Statale "G.Berto" di Vibo Valentia, vi accompagneranno a scoprire la storia degli Ebrei che vivevano nella Nicotera medievale e sulle loro affascinanti tradizioni.
Ad arricchire la giornata, la visita al Museo della Civiltà contadina e del folklore di Monte Poro, risalente al XVI secolo e sede del Municipio. Il Museo, nato per volere di Fra Donato, conserva una collezione di oggetti relativi alla civiltà campestre locale, costumi tipici e reperti di grande valenza etnografica, utili a scoprire usi e abitudini di una civiltà contadina del passato. Il frate cappuccino raccolse tantissimi oggetti di uso quotidiano nel suo continuo peregrinare, e per questo aveva fortemente voluto l'istituzione del museo. La grande collezione fu prima inserita all'interno di una grande sala del convento dei Cappuccini, per essere successivamente trasferita al Museo Diocesano di Arte Sacra, e nei locali del Castello Ruffo nel 1984, in seguito all'istituzione del Museo Provinciale e del Centro per lo studio della civiltà contadina del Poro.
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