VIDEO | Si trova nel Comune di Orsomarso e sorge nel cuore del Parco Nazionale. Come spiega la guida ambientale Maria Teresa Gallelli sempre più turisti chiedono di visitarla rimanendone incantati
Tutti gli articoli di Destinazioni
Un paradiso terrestre. Non c'è altro modo di definire la riserva naturale che sorge nel cuore del Pollino, ricadente nel territorio di Orsomarso, e che prende il nome di Valle dell'Argentino, dal nome del fiume che l'attraversa. Il torrente è alimentato da tanti rigagnoli e numerose cascate, la più grande ed affascinante è detta "Cascata della Ficara", scorre per 20 km fino ad affluire nel Fiume Lao. La Valle del fiume Argentino è un posto incantato, costituito da una fitta vegetazione e abitato da numerose specie animali, raggiungibile in pochi minuti dalle spiagge della Riviera dei Cedri, e più precisamente da Scalea. Non solo mare, dunque, la Calabria è una terra dalle mille risorse. Negli ultimi tempi la regione ha spalancato le porte a un nuovo modo di fare turismo, tra escursioni con vista mozzafiato e storia millenaria da scoprire.
Esperienza indimenticabile
In questo viaggio ci accompagna Maria Teresa Gallelli, esperta guida ambientale ed escursionistica che, dal 2019, ha abbracciato il progetto "Experience Riviera dei Cedri", del fondatore Marco Carrozzino. Insieme curano gli eventi "Experience sentieri Riviera dei Cedri", che includono percorsi relax e benessere e molteplici attività praticabili lungo tutta la costa tirrenica. «Visitare l'entroterra è una tendenza che sta prendendo sempre più piede tra i turisti - spiega la guida -, c'è chi chiede espressamente di immergersi nella natura». Ce n’è davvero per tutti i gusti e per ogni esigenza, da quelle dell’escursionista esperto che vuole perdersi tra le montagne e raggiungere vette altissime fino a quelle famiglie con bambini, che invece scelgono percorsi relativamente brevi e facilmente percorribili. C'è poi chi vuole avventurarsi nel fiume Lao e praticare il rafting, chi vuole lanciarsi in parapendio dal monte Vingiolo o chi, più semplicemente, sceglie di visitare musei, grotte naturali e luoghi simbolo del territorio.
Orsomarso, porta del Pollino
Il paese di Orsomarso è storicamente riconosciuto come la "porta del Pollino", nonostante altri paesi più a nord rientrino già nell'area del parco naturale più grande d'Italia. Il motivo è da imputare alla strada Orsomarso-Campotenese, che si trova in cima alle montagne orsomarsesi, che nella zona nord collega conduce al massiccio del Pollino che la Calabria condivide con la Basilicata. E' uno dei percorsi preferiti dagli escursionisti esperti, anche perché si tratta anche di uno dei percorsi più lunghi e duri da compiere tra quelli a disposizione lungo la Riviera dei Cedri.
Un albero per ogni bimbo nato
Alla riserva naturale del Fiume Argentino si accede mediante autorizzazione, circostanza che consente di preservare e controllare meglio il posto. Qui cresce una fitta vegetazione naturale, a cui si aggiunge l'usanza di piantare un albero per ogni bimbo nato ad Orsomarso e per ogni occasione speciale, come la visita del Prefetto. Accanto a ogni albero, viene segnato il nome di bambine e bambini, la data di nascita e il tipo di pianta. «Questo posto - dice ancora Maria Teresa Gallelli - è molto frequentato, soprattutto dalla famiglie e non soltanto d'estate». Anche perché, poco lontano, è possibile imbattersi nelle aree adibite al pic-nic. Poi, nei mesi più caldi, quando si ha la nostalgia del mare, bastano venti minuti per ritrovarsi in ammollo nella acque cristalline della costa rivierasca. Magari con un sfondo come l'isola Dino, l'isola di Cirella, l'Arcomagno o la scogliera dell'Ajnella.