A Torino ci sono ben due classi prime elementari dell'istituto comprensivo Ilaria Alpi (Perotti, Deledda e D'Acquisto) in cui non c'è neppure un bambino italiano. Fanno parte del plesso D'Acquisto, dichiarato inagibile e per questo ubicate nella scuola media Croce, in una zona tra le più multietniche di Torino.

 

«In tutte le classi - spiega la preside Aurelia Provenza, arrivata da Palermo il 22 agosto - la percentuale di stranieri è il 60% degli iscritti. I più numerosi sono rumeni, cinesi, marocchini e moldavi».

«La nostra è una scuola dell'accoglienza, - continua la dirigente scolastica - siamo molto attenti alla formazione delle classi, abbiamo creato anche una commissione. E questa prima giornata è stata bellissima: tutti i bambini sono venuti con i genitori che sono rimasti un'ora e mezza a fare attività con loro».

 

Sulle classi senza italiani la preside spiega che «i bambini sono stranieri di seconda generazione, hanno frequentato la scuola materna e hanno già una prima alfabetizzazione. Le maestre sono docenti di ruolo da tanti anni, sono molto competenti». E promette: «Faremo di questi bambini dei cittadini italiani a tutti gli effetti».