Il ministero degli esteri russo ha pubblicato una lista di cittadini Usa che non potranno entrare in Russia: tra loro ci sono anche il boss di Facebook Mark Zuckerberg e l'attore Morgan Freeman
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88esimo giorno di guerra. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nella giornata di ieri, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in merito agli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina. «Ho avuto una conversazione telefonica con Mario Draghi su sua iniziativa. Si è parlato di cooperazione difensiva, della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni e di sbloccare i porti ucraini. Ho ringraziato Draghi per il sostegno incondizionato all'Ucraina sulla strada per l'Ue» ha scritto Zelensky in un tweet.
La guerra in Ucraina può terminare solo con mezzi «diplomatici», ha detto Zelensky, parlando ad un canale tv ucraino, mentre i negoziati tra Mosca e Kiev sono ad un punto morto. La guerra «sarà sanguinosa, si combatterà, ma si concluderà definitivamente con la diplomazia», ha continuato.
Intanto, il ministero degli esteri russo ha pubblicato una lista di quasi mille cittadini degli Stati Uniti cui viene vietato l'ingresso in Russia: lo riferisce l'agenzia russa Interfax, precisando che la lista conta 963 cittadini, compreso il presidente Joe Biden. La misura è stata presa in risposta alle sanzioni anti-russe degli Usa. Ci sono anche il boss di Facebook Mark Zuckerberg e l'attore Morgan Freeman nella lista nera dei 963 americani che non potranno più entrare in Russia. La star di Hollywood in particolare è accusata di aver registrato un video nel 2017 in cui affermava che Mosca stava complottando contro gli Stati Uniti. Il bando dei leader politici, oltre a Joe Biden, riguarda anche il segretario di Stato Antony Blinken ed il capo del Pentagono Lloyd Austin.
22 maggio
9.21 - «I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk»
I russi stanno tentando di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai.
8.58 - Distrutto un ponte nella regione di Lugansk
L'esercito russo ha distrutto il ponte tra Severodonetsk e Lysychansk nella regione orientale ucraina di Lugansk, «questo complicherà notevolmente l'evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari», ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai.
8.46 - «A Lozova colpiti oltre mille appartamenti e 11 strutture scolastiche»
Pesante bilancio dell'attacco missilistico russo di venerdì su Lozova, nella regione orientale di Kharkiv: colpiti oltre mille appartamenti e 11 strutture scolastiche. Il sindaco Sergiy Zelensky, citato dalla Cnn, ha detto che «le cifre sono scioccanti: colpiti 11 istituti scolastici, tra cui cinque scuole. Non si sa ancora di che entità siano i danni subiti da un ospedale e da una clinica», ha dichiarato.
8.35 - Zelensky: «Situazione estremamente difficile nel Donbass»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un videomessaggio: «Come nei giorni precedenti, l'esercito russo sta cercando di avanzare su Slovyansk e Severodonetsk ma le forze armate ucraine stanno respingendo l'offensiva. Ogni giorno che i nostri difensori strappano a questi piani offensivi dell'Ucraina, impedendoli, è un contributo concreto a portare il grande giorno, quello agognato che tutti attendiamo e per il quale combattiamo, il Giorno della Vittoria più vicino».
06.35 - Arrivato in Ucraina leader polacco Andrzej Duda
Il presidente polacco Andrzej Duda é arrivato in Ucraina, dove interverrà al Parlamento. Lo rende noto la presidenza della Polonia sul suo account Twitter. La visita non era stata annunciata.