La first lady americana si è recata a sorpresa al confine slovacco. Intanto slitta l'accordo Ue sul graduale embargo sulle importazioni di petrolio da Mosca
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74esimo giorno di guerra in Ucraina. Tutti i civili, più di 300, sono stati tratti in salvo dall'acciaieria Azovstal a Mariupol, nel sud dell'Ucraina, nella prima fase del piano di evacuazione. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky spiegando che con la seconda fase dell'operazione si prevede di «portare fuori i nostri soldati». Il successo di questa seconda fase dipende «ovviamente dal rispetto degli accordi da parte di tutti, ovviamente dal fatto che nessuno menta».
«Naturalmente, stiamo anche lavorando per portare fuori i nostri militari, tutti gli eroi che difendono Mariupol. È molto difficile, ma importante. Sono sicuro che tutti capiscono il motivo principale di questa difficoltà. Ma non perdiamo la speranza, non ci fermiamo. Ogni giorno cerchiamo un'opzione diplomatica che possa funzionare», ha affermato Zelensky.
«Il tempo sta per scadere», ha detto il comandante del 36esimo battaglione del reggimento Azov Serhiy Volyna, asserragliato con i suoi uomini nelle acciaierie Azovstal a Mariupol. Nel suo appello Volyna ha chiesto che non venga risparmiato alcuno sforzo per salvare i militari ucraini nelle acciaierie.
8 maggio
20.46- «Non porteremo la Nato in guerra»
«Non prenderemo alcuna decisione che possa portare la Nato in guerra». Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel discorso televisivo in occasione del 77° anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Europa. Scholz ha escluso qualunque azione unilaterale tedesca, spiegando che qualunque misura sarà coordinata «nel modo più stretto possibile con i nostri alleati», assicurando inoltre che la Germania «non farà nulla che possa danneggiare noi e i nostri partner più della Russia».
19.40- G7: «Zelensky punta al ritiro delle truppe russe»
Durante l'incontro virtuale con i leader del G7 «il presidente Zelensky ha sottolineato la forte determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale e ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze militari russe dall'intero territorio nazionale». Lo si legge nel comunicato diffuso dalla Casa Bianca al termine del meeting virtuale sull'Ucraina. A Zelensky i leader del Gruppo dei 7 hanno assicurato piena solidarietà e sostegno.
16.40- Jill Biden incontra la moglie del presidente Zelensky
La first lady americana Jill Biden si è recata a sorpresa in Ucraina. Nella città di Uzhhorod, nell'ovest dell'Ucraina vicino al confine slovacco, ha incontrato la first lady ucraina, Olena Zelenska. Insieme si sono recate in una piccola scuola che funge da rifugio temporaneo per i rifugiati e hanno avuto un incontro privato.
15.44- Sanzioni Russia e embargo petrolio, slitta accordo Ue
Ennesimo slittamento per l'accordo tra gli Stati membri dell'Ue sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che comprende un graduale embargo sulle importazioni di petrolio da Mosca. Il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati presso l'Ue, è terminato senza che il pacchetto sia stato approvato, come in teoria avrebbe dovuto, anche se, secondo fonti diplomatiche europee, il Consiglio «è unito sulla necessità di adottare un sesto pacchetto di sanzioni».
15.10- Ancora attacchi nelle acciaierie Azovstal
«È tutto molto brutto. Ci sono attacchi continui». È la drammatica testimonianza all'Adnkronos di Yuliia Fedosyuk, la moglie di un soldato del reggimento Azov, asserragliato nelle acciaierie Azovstal.
«Con mio marito mi sono sentita ieri sera - racconta Yuliia -. La situazione è davvero brutta. Ci sono feriti che non sopravviveranno più di 24 o 48 ore e non vengono evacuati. Oggi l'evacuazione è saltata di nuovo. In alcuni settori sta finendo l'acqua. L'ultimo messaggio che mi ha inviato mio marito è con la richiesta di mandargli qualche articolo scientifico su come sopravvivere senz'acqua il più a lungo possibile».
13.00 - Ucraina, Zelensky: «La Russia come i nazisti»
In un discorso video da Borodyanka, sobborgo di Kiev pesantemente danneggiato dai bombardamenti russi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tracciato parallelismi tra l'invasione tedesca nella seconda guerra mondiale e l'attuale invasione russa. «In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo», ha detto Zelensky nel video in bianco e nero realizzato tra le macerie di un palazzo in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione. «Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un 'alibi' che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio», afferma il presidente ucraino.
12.31 - Putin: «I nostri militari stanno combattendo per liberare il loro suolo dalla feccia nazista»
«I nostri militari, proprio come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista»: lo ha scritto il presidente russo, Vladimir Putin, in «telegrammi di congratulazioni» inviati ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk nel 77esimo anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica: lo scrive il Cremlino sul suo sito, sottolineando che il leader russo ha inoltre «espresso la certezza che la vittoria sarà nostra, proprio come nel 1945». Lo riporta la Tass.
12.23 - Papa Francesco: «Continuiamo a pregare per la pace»
«Alla Vergine Santa presento in particolare le sofferenze e le lacrime del popolo ucraino di fronte alla pazzia della guerra. Continuiamo per favore a pregare ogni giorni il rosario per la pace. E preghiamo per i responsabili delle nazioni, perché non perdano il fiuto della gente che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai». Lo ha detto papa Francesco alla recita del Regina Caeli.
12.01 - «Forti esplosioni a Odessa e Mykolaiv»
«Forti esplosioni» sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24.
11.24 - Oltre 25mila i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione
Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.
8.30 - Due adolescenti uccisi dalle bombe a Pryvilla
Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform.
8.33 - Ucraina, bombardata scuola nella regione di Lugansk
Circa 60 civili risultano dispersi dopo l'attacco aereo di ieri pomeriggio dell'esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. «Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte», scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
7.28 - Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina
Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.
7.00 - Zelensky al G7
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe partecipare oggi alla riunione in videoconferenza dei leader delle maggiori potenze del G7 per discutere della situazione nel suo Paese, dove resta incerta la sorte degli ultimi assediati nel porto strategico di Mariupol.