Il premier ucraino Zelensky, nel corso del suo consueto discorso notturno, ha respinto nuovamente l'idea che l’Ucraina possa cedere una porzione di territorio alla Russia per porre fine al conflitto: «Editoriali sintomatici hanno cominciato ad apparire su alcuni media occidentali affermando che l'Ucraina dovrebbe accettare i cosiddetti compromessi difficili rinunciando al territorio in cambio della pace».

Il leader ucraino rincara la dose anche contro la Nato e contro i paesi occidentali che non appoggiano con convinzione il suo operato inviando armi pesanti che possano contrastare l'esercito russo: «Coloro che consigliano all'Ucraina di dare qualcosa alla Russia, i “grandi geopolitici” non sempre vogliono vedere la gente comune. Ucraini ordinari. Milioni che vivono nei territori che si propone di scambiare con l'illusione della pace. Bisogna sempre vedere le persone. E ricordare che i valori non sono solo una parola».

Neanche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nella giornata di ieri aveva usato parole dolci nel corso del World Economic Forum di Davos, lodando al contrario l'Unione europea per aver preso decisioni «rivoluzionarie» a sostegno di Kiev: «Vediamo la Nato come un'alleanza, come un'istituzione messa da parte e che non fa assolutamente nulla».

26 MAGGIO 

18.58 - Putin a Draghi: «Garantiremo fornitura di gas ai prezzi contrattati»

Per quanto riguarda i temi della sicurezza energetica affrontati durante il colloquio telefonico, «è stata confermata l'intenzione della parte russa di continuare a garantire forniture ininterrotte di gas naturale all'Italia ai prezzi fissati nei contratti». È quanto si legge nella nota del Cremlino che dà conto della telefonata tra Vladimir Putin e Mario Draghi. È stato il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, a telefonare al presidente russo, Vladimir Putin. Lo riferisce il Cremlino. 

18.45 - Colloquio telefonico Draghi-Putin: «A centro Ucraina e crisi alimentare»

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il colloquio - riferisce Palazzo Chigi - si e' incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi piu' poveri del mondo.

18.02 - Draghi sente Putin: «Punto su guerra e crisi alimentare»

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo riferisce Palazzo Chigi. «Il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo», si spiega.

16.19 - Kiev: «La Russia è in vantaggio nel Lugansk»

Il generale Oleksiy Gromov ha ammesso che la Russia "è in vantaggio" nei combattimenti nel Lugansk. «La Russia è in vantaggio, ma noi stiamo facendo tutto il possibile», ha detto, come riporta il Guardian, aggiungendo che la Russia è stata avvistata mentre spostava sistemi missilistici Iskander nella regione occidentale di Brest, in Bielorussia.

15.45 - Colloquio telefonico Erdogan-Macron, sul tavolo guerra e Nato

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. I due leader, secondo quanto riferito dalla presidenza turca, hanno discusso della guerra tra Russia e Ucraina, della domanda di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato e di questioni regionali.

14.30 - A Kharkiv 4 morti dopo i bombardamenti russi

Le forze russe stanno bombardando Kharkiv  e quattro persone sarebbero rimaste uccise. Il governo sta esortando  tutti a rimanere nascosti. Lo rileva il Capo dell'amministrazione  militare regionale di Kharkiv Oleg Synegubov secondo quanto riferisce  'Ukrainska Pravda'. Sette persone sarebbero rimaste ferite.

13.30 - Zelensky: «Serve definire anche un settimo pacchetto sanzioni»

«È necessario non solo concordare finalmente il sesto pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa, compreso l'embargo su petrolio, miscele di petrolio e prodotti petroliferi, ma anche preparare il settimo pacchetto di sanzioni con restrizioni ancora più forti alla Russia per il terrore contro l'Ucraina». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante un discorso al parlamento lettone, come riferisce Ukrinform.