Il capo dello Stato ha ricordato la tragedia definendola «una ferita aperta» e sottolineando come la mancanza di risposte contrasti «con il bisogno di giustizia che alimenta la vita democratica»
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Esattamente 44 anni fa la strage di Ustica. «Una strage di dimensioni immani», commenta oggi, in occasione dell’anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’incidente aereo avvenne alle 20:59 del 27 giugno 1980 nel mar Tirreno meridionale, nel tratto compreso tra le isole di Ponza e Ustica, e coinvolse il volo di linea IH870 della compagnia aerea Itavia, partito dall'aeroporto di Bologna-Guglielmo Marconi e diretto all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi. La partenza era programmata per le 18:15, ma venne posticipata di quasi due ore a causa di una tempesta su Bologna e dell'arrivo in ritardo dell'aeromobile. L'aereo perse il contatto radio col centro di controllo d'area di Roma, responsabile del servizio di controllo del traffico aereo in quel settore, si spezzò in almeno due grossi tronconi e cadde in mare.
«Rimasero uccise tutte le 81 persone a bordo del DC9 in volo da Bologna a Palermo - ricorda oggi il capo dello Stato -. La Repubblica fu profondamente segnata da quella tragedia, che resta una ferita aperta anche perché una piena verità ancora manca e ciò contrasta con il bisogno di giustizia che alimenta la vita democratica». Aggiungendo: «La Repubblica non si stancherà di continuare a cercare e chiedere collaborazione anche ai Paesi amici per ricomporre pienamente quel che avvenne».
«Nel giorno dell'anniversario - prosegue Mattarella - desidero anzitutto rinnovare i sensi di una profonda solidarietà ai familiari delle vittime, che non si sono arresi davanti a opacità, ostacoli, distorsioni e hanno sempre cercato, pur in condizione di umana sofferenza, di fare luce sulle circostanze e le responsabilità della tragedia. La loro opera, unita a quella di uomini dello Stato che hanno compiuto con capacità e dedizione il loro dovere, ha contribuito a diradare nebbie e a ricostruire lo scenario di quel tragico evento. Sulla strada della ricostruzione della verità, passi significativi sono stati compiuti. Ne offre testimonianza il Museo per la Memoria di Ustica, aperto a Bologna».
Il presidente ricorda come «al tempo stesso la memoria sia anche trasmissione, ai più giovani, dei valori di impegno civile che sorreggono la dignità e la forza di una comunità e le consentono di affrontare le circostanze più dolorose e difficili».