Giuseppina Liberatore era nata il 24 luglio del 1911 ed era l’ultima di 18 figli. Con i suoi 107 anni era considerata la nonna della Basilicata poiché era la più anziana donna in vita di cui si ha conoscenza. Si è spenta ieri a Maratea, dove aveva sempre vissuto e lavorato come sarta, mestiere che l'aveva resa una "rivoluzionaria" dei suoi tempi. 

Una vita lunga e straordinariamente normale

Nonna Pina aveva sofferto molto quando nel tempo i suoi fratelli erano venuti a mancare, anche se alcuni sono ancora vivi. Ma la sua esistenza è stata piena e fino all'ultimo istante la mente della donna è rimasta lucidissima, al punto da riuscire a raccontare con dovizia di particolari fatti ed episodi risalenti alla sua giovinezza. 

Un altro grande dolore era stata la morte, avvenuta nel 2001, del marito Giuseppe Calderaro, noto in paese come "Peppiniello". Dalla loro unione erano nati due figli, Biagio e Maria Elena. Viveva in casa con quest'ultima. 


Giuseppina aveva svolto per lunghi anni il mestiere di sarta, lavoro che portava avanti con passione e dedizione e che l'aveva resa libera e indipendente, un atto di ribellione per le donne dei suoi tempi. Non si era fatta mancare, infatti, nemmeno i lunghi viaggi in giro per il mondo, durante i quali aveva raggiunto fratelli e sorelle sparsi per il mondo. 

Amante della famiglia e dei sani principi, durante numerose interviste rilasciate ai giornalisti negli ultimi anni, aveva lasciato intendere che il segreto della sua longevità era senza dubbio una alimentazione sana e corretta. E una buona tazza di caffè freddo, di cui andava ghiotta, anche d'inverno. 

Tre mesi fa, in occasione del suo ultimo compleanno, a Maratea c'era stata una grande festa.