«Mi rendo conto della gravità di ciò che ho fatto, però mi ero innamorata di quel ragazzino». Questa la linea di difesa della professoressa di italiano finita agli arresti domiciliari per aver avuto rapporti sessuali con un suo studente che all'epoca dei fatti aveva appena 13 anni.

La donna, una 40enne con un matrimonio finito male alle spalle e due figli, si è presentata ieri al tribunale di Bergamo insieme al suo avvocato difensore per essere sottoposta all'interrogatorio di garanzia. In lacrime ha raccontato la vicenda dal suo punto di vista: «Avevo completamente perso la testa per lui. Solo adesso mi rendo davvero conto di ciò che ho combinato. Ho cercato più volte di fargli capire che era giusto troncare la nostra relazione. Ma lui non capiva. Io ero fragile e andavo avanti. Stavo vivendo un momento particolare della mia vita in quanto mi stavo separando da mio marito».

Secondo le ricostruzioni della vicenda, la storia tra la professoressa e lo studente sarebbe iniziata quando lui aveva 13 anni. Non ci sarebbe stata costrizione da parte della donna, a giudicare dal tono dei messaggi che i due si scambiavano. Ma anche in così, la donna rischia una pesante condanna se riconosciuta colpevole.

L'insegnante intanto è stata sospesa dal ruolo dall’Ufficio Scolastico Provinciale mentre l'avvocato ha chiesto la revoca dei domiciliari. Il giudice si è riservato di decidere sull'istanza. Il ragazzo, invece, non è ancora stato ascoltato dai magistrati.