Marco Bussetti riferendo sui ritardi e gli slittamenti legislativi delle varie procedure annuncia un decreto legge entro per l’abilitazione dei precari e il bando per docenti con tre anni di servizio
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Gli aspiranti docenti che aspettavano il concorso ordinario per la scuola secondaria di I e II grado nel corso dell’estate possono, per ora, mettersi l’anima in pace. Il concorso sarà bandito entro fine 2019, secondo quanto ha affermato il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti in un’intervista rilasciata al Corriere e riportata da OrizzonteScuola. La nuova deadline non è però causata da uno slittamento, ma si tratta di «un lavoro costante - riferisce -, che stiamo facendo dialogando con le organizzazioni sindacali per tenere conto anche dei docenti che hanno già insegnato nella scuola».
Bussetti ha anche sciolto i dubbi su ritardi e slittamenti legislativi che riguardano Pas e concorso straordinario nella scuola secondaria per docenti con tre anni di servizio, rompendo quindi il silenzio che era calato intorno all’intesa siglata lo scorso 11 giugno con i sindacati Flcgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
«Entro luglio – ha affermato il ministro – intendo proporre un decreto legge per dare attuazione all’accordo con i sindacati per il concorso straordinario per la Scuola secondaria, riservato ai precari con più di tre anni di anzianità».
Pas
Intendendo chiarire la situazione dopo la mancata presentazione dell’emendamento nel Decreto Crescita, in merito alla procedura del Pas (percorsi abilitanti speciali, per gli insegnanti precari che lavorano nella scuola da anni), Bussetti ha ricordato che l’accesso è aperto ai docenti che hanno svolto il servizio sia in scuola statale che paritaria o nei percorsi di formazione professionale, ai dottori di ricerca nonché ai docenti già in ruolo.
Concorso straordinario
Il concorso straordinario sarà invece strutturato con la valutazione di titoli, servizio e prova computer based. 24.000 docenti saranno ammessi alla procedura straordinaria di stabilizzazione riservata ai docenti con i tre anni di servizio nella scuola statale. Seguirà una prova orale non selettiva il cui punteggio servirà solo per migliorare la posizione in graduatoria ai soli fini della scelta della sede.