La richiesta dell'avvocatura di Stato arriva dopo quella della procura di Milano che nella giornata di ieri ha invocato sei anni di reclusione per l'ex premier e fondatore di Forza Italia
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L'avvocatura dello Stato per conto della presidenza del Consiglio dei ministri, costituitasi parte civile, ha chiesto 10,8 milioni di euro per danni causati «dal discredito planetario» che Silvio Berlusconi avrebbe gettato sull’istituzione con il suo modo di agire.
La richiesta della parte civile si aggiunge ai sei anni di reclusione chiesti dai pm per il leader di Forza Italia, accusato di avere comprato testimonianze favorevoli al processo principale da parte delle ragazze che partecipavano alle serate nella sua villa, tra cui spicca Karima El Marhoug (Ruby). Per quest’ultima la Procura chiede cinque anni di carcere.
Da quanto riporta un articolo di Repubblica, l'avvocata dello Stato Gabriella Vanadia ha spiegato che la cifra è stata calcolata «sommando "una pluralità di elementi": il primo è l'entità della corruzione di cui Berlusconi e gli altri imputati sono chiamati a rispondere, corruzione che si sarebbe - sempre secondo le accuse della procura - sostanziata in soldi e beni per comprare il silenzio dei partecipanti e dei soggetti coinvolti nelle cosiddette "cene eleganti" di Arcore».
«Secondo aspetto – è scritto ancora su Repubblica - è proprio quello della notorietà dei soggetti coinvolti: Berlusconi prima di tutto, ovviamente, ma anche la senatrice Mariarosaria Rossi (chiesti per lei un anno e quattro mesi). Infine il "clamore ineguagliabile della vicenda a livello mondiale", e le battute a ogni latitudine sul "Bunga bunga" sono ormai storia».