Il presidente russo Vladimir Putin ha telefonato al presidente francese Emmanuel Macron ed al cancelliere tedesco Olaf Scholz per informarli della decisione di firmare il decreto sul riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk, nella regione ucraina del Donbass.

Lo rendo noto il Cremlino. Informati della decisione del presidente russo di «firmare a breve» il decreto per il riconoscimento, Macron e Scholz «hanno espresso delusione per questo sviluppo», ha riferito il Cremlino.

«Non solo l'Ucraina, ma il mondo intero segue attentamente le azioni russe rispetto al riconoscimento» delle autoproclamate repubbliche. «Tutti si rendono conto delle conseguenze. C'è molta emozione, ma è proprio ora che bisogna concentrarsi tutti con calma sugli sforzi di de-escalation. Non c'è altra via». Lo ha detto su Twitter il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba.

«Se c'è un'annessione, se c'è un riconoscimento, ci sono le sanzioni, tenendo presente della procedura» necessaria. «Io presenterò un pacchetto di misure, che vanno approvate dal Consiglio Affari Esteri Ue all'unanimità», ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell. 

«L'Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv. «La situazione in Donbass è diventata critica. Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l'energia - ha detto Putin -. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattive con l'occidente».

«L'Ucraina ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c'è da meravigliarsi quindi per quest'ondata di nazismo e nazionalismo» in questo Paese. Poi ancora: «L'Ucraina ha già perso la sua sovranità», diventando serva «dei padroni occidentali», ha aggiunto Putin.