Diversi cadaveri presenterebbero mani legate e corde intorno al collo. Intanto Kiev fa sapere di aver individuato nelle regioni nord occidentali del Paese dieci stanze delle torture
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Alcune fosse comuni sono state ritrovate nelle scorse ore a Izyum, città dell'Ucraina appena riconquistata alle forze filo-russe. Sul caso, l’Onu ha annunciato la volontà di inviare una squadra di esperti per indagare.
In particolare, la portavoce dell'Ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Elizabeth Throssell ha affermato: «Abbiamo visto le notizie di possibili fosse comuni con circa 400 corpi a Izyum. I nostri colleghi della Missione di monitoraggio dei diritti umani in Ucraina intendono condurre una visita di monitoraggio sul posto per determinare le circostanze della morte di queste persone». Diversi corpi, da quanto emerso, avevano corde intorno al collo e le mani legate, secondo quanto riportato sul sito della Reuters. Una circostanza che fa pensare che potrebbero non essere rimasti uccisi in bombardamenti e attacchi aerei.
L'alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, si è detto «profondamente scioccato dalle fosse comuni scoperte dalle autorità ucraine con oltre 440 corpi a Izyum, recentemente liberata dall'esercito russo. La leadership russa e tutte le persone coinvolte saranno ritenute responsabili. L'Ue sostiene ogni sforzo a tal fine».La Bbc rende noto che gran parte della città giace in rovina, l’80% delle infrastrutture risulta distrutto, moltissimi corpi vengono scoperti tra le macerie. In più le autorità di Kiev avrebbero scoperto dieci camere di tortura nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord orientale, riconquistata alle forze russe. La notizia è stata confermata dal capo della polizia nazionale Igor Klymenko.