In stato vegetativo da 10 anni: muore Vincent Lambert, simbolo della lotta per il fine vita

Il 42enne era divenuto il simbolo in Francia della lotta per l'eutanasia: dopo diverse battaglie legali l’ultima decisione del tribunale che ha dato l’ok all’interruzione dei trattamenti sanitari

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di Redazione
11 luglio 2019
11:43

Vincent Lambert, 42 anni, vittima di un incidente stradale nel 2008 in seguito al quale è finito in stato vegetativo, «è morto questa mattina alle 8.24» nell'ospedale centrale di Reims, nel nord della Francia, dove era ricoverato da anni. L'uomo era tetraplegico da oltre 10 anni tanto da divenire simbolo in Francia della lotta per il fine vita. Dopo l'ultima decisione del tribunale, i medici gli avevano sospeso cure e alimentazione da mercoledì della scorsa settimana. L'iter di interruzione dei trattamenti sanitari che lo tenevano in vita è stata avviato nove giorni fa, come si leggeva in una mail inviata dal medico Vincent Sanchez, capo del reparto di cure palliative dell'Ospedale universitario di Reims, ad ognuno dei familiari dell'uomo. Il protocollo medico prevedeva la «cessazione del trattamento» e «sedazione profonda e continua».


I genitori di Vincent contrari all'eutanasia

La notizia della morte di Vincent Lambert è stata diffusa dal nipote Francois. Jean e Viviane, i suoi genitori, hanno condotto una strenua battaglia legale per impedire che al figlio fossero interrotte cure e alimentazione che lo tenevano in vita. Da oltre 10 anni il 42enne francese viveva in uno «stato vegetativo cronico irreversibile», secondo i medici. Poteva respirare solo grazie al supporto di una macchina, non era in grado di esprimersi né muoversi ed era alimentato artificialmente. I genitori, ferventi cattolici e fortemente contrari all'eutanasia, avevano sempre puntato sul fatto che, malgrado la gravità della situazione, Vincent avesse comunque una «coscienza minima». Ma proprio in virtù di ciò, secondo i medici, questo avrebbe dimostrato che il paziente poteva provare sofferenza, da anni, pur essendo totalmente incapace di esprimerla e di reagire agli stimoli.


Da lunedì il papà e la mamma di Vincent si erano di fatto arresi, definendo ormai «inevitabile» la morte del figlio.

La maggior parte degli altri familiari, a partire dalla moglie Rachel, erano invece schierati per l'arresto delle terapie, così come i sanitari che lo avevano in cura e il suo medico curante.

Rachel ha sempre dichiarato in questi anni che lui non avrebbe voluto vivere in questo stato. La battaglia legale tra la moglie e i genitori di Vincent iniziò nel 2013, quando ci fu una prima sospensione delle cure, poi ripristinate attraverso un ricorso in tribunale.

Lambert, deceduto a 42 anni, era padre di una bambina nata nel 2008, qualche mese prima dell'incidente stradale che l'aveva lasciato in stato vegetativo.

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