Nell’hotspot locale sono state superate le mille preferenze. Immigranti sono inoltre giunti al Sud della Sardegna
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È di nuovo emergenza a Lampedusa, dove nell'hotspot sono state superate le mille presenze a fronte di una capienza di 192 posti. Dalle 19 di ieri sono circa 20 gli sbarchi registrati e, in poco più di 12 ore, sulla più grande delle Pelagie sono approdate circa 400 persone. Ieri in sole 24 ore erano stati 26 gli approdi con gli uomini della Guardia costiera e della Guardia di Finanza impegnati senza sosta nelle operazioni di soccorso.
Intanto al largo dell'isola è arrivata anche la Alan Kurdi con a bordo 133 migranti. Tra loro anche 62 minori, di cui un neonato di 5 mesi. «Queste persone sono particolarmente vulnerabili», ha scritto sui social la ong tedesca Sea Eye, che chiede di far sbarcare i migranti.
Musumeci: «Europa assente»
E la nuova emergenza spinge ancora una volta il governatore siciliano, Nello Musumeci, a puntare il dito contro l'Ue. «Lampedusa di nuovo stracolma e altre Ong che pretendono di utilizzare i porti siciliani mentre stiamo scoppiando - ha detto -. Vorrei che ragionassero di questo al vertice europeo del 23 settembre. Vorrei che capissero che l'Europa è assente sul suo fronte più scoperto: il Mediterraneo. Lo hanno abbandonato e l'Occidente non può fare finta di niente. Il prezzo lo pagano la Sicilia e il resto d'Italia».
Per Musumeci, c'è «una strafottenza senza precedenti, una volgare strumentalizzazione che capovolge la realtà: quelli che difendono i diritti umani sono accusati di razzismo; quelli che se ne fregano della salute degli ultimi, sono pronti per la canonizzazione».
Sbarchi in Sardegna
Non si fermano gli sbarchi di migranti nel sud Sardegna. Durante la notte sei persone, quattro uomini e una donna con il figlio di solo un anno, sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine mentre si allontanavano a piedi dalla spiaggia di Domus De Maria dove erano approdati a bordo di un barchino provenienti dall' Algeria. Tutti in buone condizioni di salute, sono stati trasferiti già in nottata al centro di prima accoglienza di Monastir dove saranno identificati e visitati. Dovranno poi rimanere in quarantena all'interno della struttura per le disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19.