La famiglia Bibas ha affermato che gli esperti dell'Istituto di medicina legale di Israele hanno identificato il corpo di Shiri, la madre dei piccoli Kfir e Ariel. «Abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più: la nostra Shiri è stata assassinata in prigionia», hanno scritto stamattina i familiari sugli account social Bring Bibas Back. La donna «ora è tornata a casa dai suoi figli per riposare», si legge nella dichiarazione.

Il kibbutz dove Shiri è stata rapita nell'attacco contro Israele del 7 ottobre 2023 ha confermato la morte della donna. «Annunciamo con profondo dolore e cordoglio l'assassinio di Shiri Bibas, uccisa durante la prigionia a Gaza», ha affermato il kibbutz Nir Oz in un comunicato.

I combattenti delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, sono stati schierati stamattina sul sito in cui oggi avrà luogo la consegna dei prigionieri israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riportano media arabi e palestinesi. Nelle foto pubblicate da Quds News Network, si vedono file di miliziani armati e a volto coperto che fanno la guardia a un palco decorato con striscioni propagandistici. E un altro palco simile è stato allestito nel campo profughi di Nuseirat, nel centro dell'enclave palestinese, secondo media locali citati dall'emittente araba Al Jazeera.

Il rilascio dovrebbe iniziare attorno alle 8 ora italiana, scrive il Times of Israel, anche se sono possibili ritardi. La prima consegna degli ostaggi avverrà a Rafah. Gli ostaggi liberati oggi sono Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed.

La morte di Shiri

Kfir e Ariel Bibas, rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023 quando avevano nove mesi e quasi tre anni dalla loro casa nel kibbutz di Nir Oz, «sono stati brutalmente assassinati a sangue freddo dai terroristi, a mani nude. Non li hanno uccisi sparandogli. Dopo la loro morte sono state compiute azioni orribili per coprire le atrocità commesse: hanno mutilato i corpi in modo che l'Idf potesse essere incolpato di averli uccisi in un bombardamento».

Con queste parole, affidate al portavoce dell'esercito Daniel Hagari, Israele ha descritto l'orrore emerso dalle autopsie eseguite all'istituto di medicina legale Abu Kabir e dall'intelligence dell'esercito. E respinto duramente la ricostruzione dei terroristi di Gaza secondo cui i due bambini avrebbero perso la vita a causa di un attacco aereo dell'Idf nei primi giorni della guerra. I risultati dell'esame autoptico «sono stati inviati agli alleati affinché vedano con i loro occhi e il mondo sappia come si comporta Hamas», ha riferito Hagari.