I matrimoni civili superano quelli religiosi, resiste solo il Sud

Pubblicati i dati Istat relativi al 2018: solo nelle regioni meridionali la chiesa rimane la prima scelta delle coppie. Avanza l’età media degli sposi: 33,7 anni per l'uomo, 31,5 per la donna

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20 novembre 2019
17:54

In Italia aumentano i matrimoni, ma aumenta anche l’età delle coppie che decidono di sposarsi. Questo è il dato che emerge dal rapporto dell’Istat relativo alle nozze nel 2018. La fotografia scattata dall’istituto di statistica rileva un altro dato importante, ovvero l’incremento delle nozze con rito civile. Fatta eccezione per il Sud Italia dove la chiesa resta la prima scelta delle coppie, nel resto del Paese i matrimoni con rito civile hanno superato quelli con rito religioso e oggi rappresentano il 50,1% del totale delle unioni, a fronte del 49,5% dell'anno precedente.

 

Ci si sposa sempre più tardi

Nel 2018 sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, circa 4.500 in più rispetto all'anno precedente (aumento del 2,3%). Prosegue tuttavia la tendenza a sposarsi sempre più tardi. Attualmente, secondo l’Istat, gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33,7 anni e le spose 31,5 (rispettivamente 1,6 e 2,1 anni in più rispetto al 2008). Le seconde nozze o successive, dopo una fase di crescita rilevata negli ultimi anni dovuta anche all’introduzione del “divorzio breve”, rimangono stabili rispetto all’anno precedente. La loro incidenza sul totale dei matrimoni raggiunge il 19,9%.


In leggero aumento rispetto all’anno precedente le nozze con almeno uno sposo straniero. Nel 2018 sono state celebrate 33.933 unioni, ovvero il 17,3% del totale dei matrimoni.

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