La pizzeria Sorbillo è una pizzeria storica situata nel cuore di Napoli. Ieri notte, 15 gennaio, è stato fatto esplodere un ordigno davanti all’ingresso del locale. Già 5 anni fa era stato danneggiato a causa di un incendio. Grazie alle due porte blindate, poste al di là dell'ingresso, il colpo è stato attutito ed il guardiano notturno è rimasto illeso. L'uomo infatti, si trovava all'interno del locale, a pochi passi dalla porta di vetro.

Un simbolo di legalità e rinascita

I danni ammontano ad alcune migliaia di euro, al vaglio delle forze dell'ordine le immagini di videosorveglianza: il locale, visti i precedenti, ha 24 telecamere interne ed esterne. La prima pista che gli investigatori stanno seguendo è quella del racket. Il titolare della pizzeria, Gino Sorbillo, ha affermato: «Hanno colpito un simbolo di legalità e rinascita, una bomba contro di me per avvertire tutti». Aggiunge «credo sia in corso una guerra per nuovi equilibri tra clan, sembra una dimostrazione di forza». L’esplosione ha scatenato paura e sconcerto, ma molta solidarietà tra i residenti di via dei Tribunali, affezionati al proprietario Sorbillo, noto in tutto il mondo per la serie di locali aperti negli anni in Italia e all’estero.

Fiducia nelle forze dell'ordine

Spiega Sorbillo, ex arma dei carabinieri: «Sono in contatto con sindaco e forze dell'ordine che stanno esaminando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. Chi ha messo la bomba non è fuggito verso la parte bassa della città come ci si aspetterebbe, ma si è dileguato in un vicolo, probabilmente guidava un motorino». Aggiunge il proprietario: «Considerando le tante telecamere di videosorveglianza, sono sicuro che le forze dell’ordine riusciranno ad individuare targa e tratti somatici del colpevole».

L'appello su Facebook

Subito dopo l’esplosione, l’annuncio su Facebook, «la pizzeria è chiusa per bomba». Ma Gino Sorbillo assicura: «riapriremo presto». Il proprietario si è subito scusato con tutte le persone che sono rimaste scosse da quest'ennesima cattiva notizia. Ha spiegato: «A Napoli e dintorni esistono persone straordinarie e positive che vivono veramente con tanto amore verso gli altri. Mi scuso con la Napoli "buona", con l'Italia "buona" e con tutte le persone che vivono onestamente perché certi avvenimenti così forti ed eclatanti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società. Sono stato nell'Arma dei carabinieri ed ho scelto di fare il pizzaiolo perché amo troppo la mia città e la amerò per sempre. La Napoli "sana" è sempre nel mio cuore».