La protesta degli agricoltori continua ad infiammare l'Europa. In Spagna alle prime ore del mattino hanno bloccato con colonne di trattori la principale via di collegamento con la Francia, l'autostrada AP 7, all'altezza di Pontos (Girona), informa il Servizio catalano di Traffico (Sct). Rallentamenti e blocchi stradali si registrano anche sulla N II, all'altezza delle località di Vilamalia al Far d'Empordà, Viladesens e Orriols, tutte vicine alla frontiera francese e sulle principali arterie di transito dei tir merci dalla penisola verso il centro Europa.

Le proteste odierne degli agricoltori, che vanno avanti nonostante la riunione chiave di ieri dei ministri di Agricoltura della Ue ieri a Bruxelles, sono organizzate dalla Uniò de Pagesos, la principale organizzazione agraria in Catalogna, che ha indetto tre giorni di mobilitazione nella regione. E dalle principali organizzazioni del settore a livello nazionale (Asaja, Coag e Upa), che hanno convocato le 'tractoradas', i cortei di trattori in altre regioni iberiche. 

Ieri a Bruxelles si sono registrati non pochi momenti di tensione: i trattori hanno invaso le strade, ci sono stati anche roghi ed esplosioni di petardi, mentre la polizia ha azionato gli idranti. Forzato anche un blocco, con lanci di uova contro l'edificio del Consiglio Ue situato accanto alla sede istituzionale vera e propria, cui la polizia ha replicato con i lacrimogeni. Bloccato e poi liberato l'accesso stradale all'aeroporto, traffico paralizzato. Secondo le forze dell'ordine circa 900 i trattori coinvolti nella manifestazione contro le politiche agricole dell'Ue.