L'ultimo dato più alto era stato registrato a inizio febbraio. Diversi i Paesi europei in cui i casi lievitano e l'Organizzazione mondiale della sanità avverte: «Restrizioni allentate in modo brutale, da troppo a troppo poco»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Tornano verso quota centomila i contagi per il Covid nell'arco di 24 ore: il bollettino di oggi registra 96.365 nuovi positivi. L'ultimo dato più alto si era verificato lo scorso 8 febbraio, quando si erano contati 101.864 contagi in un giorno.
Ieri erano stati 32.573 - ma con molti meno tamponi, come ogni lunedì: se quelli di oggi sono 641.896, ieri erano stati 218.216. Il tasso di positività è al 15,01%, stabile rispetto al 14,9% di ieri. Le vittime sono invece 197 (ieri erano state 119). Sono invece 455 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 47. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.969, ovvero 241 in più rispetto a ieri.
Contagi in crescita in diversi Paesi europei
«Quello che vediamo è che 18 Paesi su 53 della nostra Regione europea hanno visto un aumento di Covid-19 nella scorsa settimana, mentre la mortalità sta ancora diminuendo» Lo ha detto Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, oggi durante una conferenza stampa in Moldavia. Kluge ha sottolineato che i Paesi in cui l'aumento è più evidente sono l'Italia, il Regno Unito, la Francia, la Germania.
Oms: «Le cause? Omicron 2 e riaperture»
«Molto probabilmente le ragioni sono due - ha speigato Kluge -: prima di tutto la variante Omicron 2, che è molto più trasmissibile, ma non più grave». C'è poi l'effetto che si osserva «in quei Paesi che stanno allentando le restrizioni in maniera brutale. Da troppo a troppo poco».
«Nei Paesi senza vaccino il Covid uccide»
Kluge si dice comunque ottimista ed elenca tre fattori positivi che suggeriscono di esserlo nei confronti del futuro: «Il primo è che ora il mondo ha un ampio capitale di immunità contro Sars-CoV-2, fra vaccinazioni e infezioni». Il secondo elemento è legato alla stagionalità: «L'inverno sta finendo e le persone si riuniranno di meno in luoghi piccoli e affollati». Terzo punto: la variante Omicron di Sars-CoV-2 «è più lieve nelle persone completamente vaccinate, booster incluso». Ma rispetto a questo, Kluge avverte: «Nei Paesi con bassi tassi di vaccinazione questa è ancora una malattia che uccide».