«Non parlo di questioni di servizio con la stampa. Sono molto sereno e riferirò nelle sedi opportune». Così all'Ansa il generale Roberto Vannacci, in merito agli esiti dell'ispezione ministeriale sul suo periodo servizio da addetto militare a Mosca. Nei suoi confronti è stata aperta un'indagine per peculato e truffa. L'inchiesta, portata avanti dalla procura militare, getta ombre sulla carriera del generale, che nel frattempo annuncia la pubblicazione di un nuovo libro e una possibile candidatura politica con la Lega alle prossime elezioni europee.

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«Si tratta della solita inchiesta a orologeria. Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta», spiegano dalla Lega interpellati sull'inchiesta su Vannacci.