Per la prima volta nella storia, le esequie si svolgono nell'Aula della Camera. Presenti anche i Capi di stato francese Macron e tedesco Steinmeier. Il figlio Giulio: «Ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate»
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È il giorno dell'ultimo saluto al Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, morto venerdì scorso a 98 anni. Il funerale di Stato, in forma laica, oggi a Montecitorio. Il feretro dell'ex Capo dello Stato è arrivato Piazza Montecitorio poco dopo le 11.30. A rendergli gli onori militari, sulle note dell'Inno di Mameli, uno schieramento interforze, poi all'interno del palazzo un reparto di Corazzieri. Successivamente il feretro, accolto in Transatlantico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalle altre autorità istituzionali italiane e straniere e accompagnato dai familiari, è stato condotto nella Sala dei ministri, per ricevere l'omaggio dei rappresentanti degli Stati esteri.
I banchi del governo sono al completo. Alla spicciolata, i ministri hanno preso posto tra gli scranni. Il primo è stato Matteo Salvini, poi l’altro vice premier Antonio Tajani e via via i colleghi Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio, Adolfo Urso, Gilberto Pichetto-Fratin, Lucà Ciriani, Anna Maria Bernini, Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti e tutti gli altri. La premier Giorgia Meloni, intanto, è a Montecitorio.
La coda di esponenti politici e ministri per entrare alla Camera per la celebrazione è iniziata alle 10. Fra i primi ad arrivare, Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Beppe Sala, i ministri Giorgetti, Piantedosi, Bernini. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunta a Montecitorio intorno alle 10.45. Pochi minuti dopo è arrivato Mattarella. Presenti alla cerimonia anche il capo dello Stato francese Emmanuel Macron, arrivato a Montecitorio, intorno alle 11.20, e il presidente della Repubblica di Germania Frank Walter Steinmeier (che siedono in poltrone disposte a semicerchio al centro dell'Aula).
Quella di oggi è una prima volta per un funerale nell'Aula di Montecitorio, mentre non è la prima volta che si svolgono esequie di Stato laiche di rappresentanti delle istituzioni. Prima di Napolitano a scegliere il rito laico furono gli ex presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao, i cui funerali furono celebrati all'aperto, in Piazza Montecitorio.
Il ricordo del figlio e della nipote
«Viviamo questo momento in spirito di unita e condivisione», ha detto Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito della Repubblica, durante la cerimonia ringraziando le autorità presenti e i cittadini che nei giorni scorsi hanno visitato la camera ardente. Napolitano «ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate», ha aggiunto, ripercorrendo il suo l'impegno politico e istituzionale.
«Era un leader e un politico e un uomo formidabile premuroso e pieno di attenzioni, era sempre presente per noi, ascoltava i nostri problemi in modo partecipe e e comprensivo nonostante fosse già occupato con i problemi del Paese», ha detto tra le lacrime la nipote dell'ex Capo di Stato, Sofia Napolitano.
«Ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere, ci telefonava quando vedeva dei cartoni in televisione che pensava ci sarebbero piaciuti. Ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese per un gelato. Ha sempre trovato il tempo per me e Simone, nonostante i suoi impegni», ha detto Sofia Napolitano. «I consigli che ci ha dato ci fanno sentire fiduciosi in noi stessi quando dobbiamo affrontare scelte personali».