A renderlo noto le autorità egiziane. La decisione presa in seguito alla condanna a 3 anni di carcere dello studente, iscritto all'Università di Bologna, dove si è laureato con 110 e lode
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Patrick Zaki, condannato ieri a tre anni, ha ricevuto la grazia presidenziale. Lo hanno reso noto le autorità egiziane. La decisione presa in seguito alla condanna a 3 anni di carcere dello studente egiziano, iscritto all'Università di Bologna (dove si è laureato con 110 e lode lo scorso 5 luglio).
Il «Presidente Abdel Fattah al-Sisi (...) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all'appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche»: a scriverlo su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.
Il sindaco di Bologna: «Una grande gioia»
«È una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l'ultimo governo, che ha dialogato con l'Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere». È quanto dichiara il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
Meloni: «Domani tornerà in Italia»
«Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente al Sisi per questo gesto molto importante». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio dopo l'annuncio della grazia allo studente da parte del presidente dell'Egitto.
«Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l'intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata». «Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore, una vita di serenità e di successo», conclude Meloni.