Lo scorso ottobre, la sua mamma aveva lanciato un appello sui social chiedendo di inviare una lettera, un disegno o una foto di un animale per aiutare il figlio Lorenzo - 14enne bolognese costretto a casa dalla recidiva di un sarcoma di Ewing - a distrarsi, a conoscere il mondo e non pensare alla sua malattia.

A quell'appello avevano risposto tantissime persone che avevano spedito a Castel San Pietro Terme, all'indirizzo di residenza del ragazzino iscritto alla prima liceo scientifico, un pensiero, una fotografia o semplicemente un saluto.

Nella scorsa notte, Lorenzo Bastelli, è stato vinto dal male: a dirlo, sul suo profilo Facebook è la madre, Francesca Ferri. "Lorenzo - ha scritto in un post - ci ha lasciato alle 2.22 di oggi 22/11/22. Si è addormentato tra le mie braccia sereno, mi ha sussurrato in questi giorni sempre 'mamma ti amo'. Vorrei poter dire che è stato tutto semplice ma, nonostante la sua voglia di vivere immensa fino alla fine, la situazione da venerdì era peggiorata tantissimo. Parlerò a nome suo, sono sicura - prosegue la mamma - che Lorenzo abbia vissuto l'ultimo mese delle sua vita dentro a un sogno, nonostante il dolore fisico, grazie a tutti quelli che gli hanno voluto bene, grazie a all'amore immenso che ha sentito da parte di un mondo intero e da parte nostra che lo abbiamo amato più di quanto umanamente possibile. Grazie - conclude - abbracciaci tutti amore mio, ma ancora di più abbiamo bisogno di sentire che sei libero di brillare più forte che puoi".

E sotto alle parole affidate ai social dalla mamma di Lorenzo sono decine e decine i commenti e i pensieri, dolci e struggenti, lasciati - di minuto in minuto - dalle tante persone che, già nelle scorse settimane, avevano cercato di alleviare le sofferenze del giovane bolognese, giocatore di pallacanestro con il sogno di tornare presto su un parquet e quello di diventare oncologo per poter guarire tutti gli ammalati costretti a fare i conti con un tumore.

Avevano cercato di regalargli un po' di serenità e qualche sorriso sommergendo la sua cassetta postale di lettere, messaggi, fotografie, rispondendo fin da subito all'appello lanciato dalla madre che aveva invitato a scrivere al figlio "una lettera come si usava ai vecchi tempi. Lui ama ricevere delle lettere, le tiene tutte da parte e se le rilegge spesso", aveva scandito, commuovendo un'intero Paese che non aveva esitato a prendere carta e penna per far sentire la sua vicinanza al ragazzo.