Prevista una road map che prevede un rafforzamento graduale dell'obbligo del certificato. Con i casi in risalita a causa della variante Delta, si va anche verso una proroga dello stato d'emergenza fino a fine anno
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Il decreto anti-Covid con i nuovi parametri di rischio per le regioni e con la disciplina del green pass dovrebbe arrivare sul tavolo del Cdm nella giornata di oggi. Si va verso una proroga dello stato d'emergenza per un periodo lungo, anche fino a fine anno. L’obbligo di green pass per i luoghi a rischio assembramento, anche in zona bianca, ha ottenuto il via libera dei presidenti di Regione. Il decreto, dopo l’approvazione, dovrebbe entrare in vigore il 26 luglio.
L’ipotesi è quella di seguire una road map che preveda un rafforzamento graduale dell'obbligo del certificato verde per accedere a luoghi affollati, mezzi di trasporto e attività di svago. E da Confindustria arriva l’idea di renderlo obbligatorio anche nei luoghi di lavoro, prevedendo il cambio di mansioni o addirittura la sospensione per chi rifiuta di vaccinarsi. Lo stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, potrebbe arrivare al 31 dicembre.
Tre fasi
Da agosto dunque il green pass dovrebbe diventare obbligatorio per accedere a grandi eventi, discoteche, fiere, congressi, ristoranti e bar al chiuso. Per i trasporti solo su navi, aerei, treni e pullman di lunga percorrenza. E sarà rilasciato dopo una sola dose di vaccino. Dal primo settembre, invece, sarà rilasciato solo dopo la somministrazione della seconda dose. Infine, a metà settembre, arriverà la stretta e sarà in vigore per tutti i trasporti, anche bus e metro.
La variante Delta in corsa
Il Governo sta correndo ai ripari dopo i dati delle ultime settimane, che vedono i contagi risalire a causa della diffusione della variante Delta: ieri ci sono stati 3.558 nuovi casi. Cresce anche il numero di vaccinati, ma in maniera ancora troppo lenta e il tempo è fondamentale per farsi trovare pronti da un'eventuale quarta ondata.
Secondo gli ultimi dati trasmessi all’Istituto superiore di sanità e in base agli attuali parametri, alcune Regioni potrebbero tornare in zona gialla già da venerdì. Si tratta delle aree dove l'incidenza dei nuovi contagiati supera i 50 casi settimanali su 100mila abitanti. Ma, con il nuovo sistema, a contare sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo pensa a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici. Le Regioni chiedono di salire rispettivamente al 20 e al 30 per cento. La cabina di regia convocata per oggi dovrà fissare il tetto.
Il nodo scuola
Quello che non ci sarà è la norma sull’obbligo vaccinale per la scuola. La discussione sul tema è ancora in corso e si attende il parere del Comitato tecnico scientifico. Ma i presidenti di Regione hanno chiesto al governo di «raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo», ma soprattutto di « prevedere che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza soltanto chi ha il green pass».