Coronavirus in Lombardia, l’assessore: «Restate a casa». Conte: «No a panico»

L'appello di Giulio Gallera rivolto agli abitanti di Castiglione d’Adda e Codogno. Salgono a sei i casi di positività al virus in Italia

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di Redazione
21 febbraio 2020
13:14

Il ministro della Salute Roberto Speranza, secondo quanto apprende l'Ansa, è in partenza per la Lombardia dopo i casi di positività al coronavirus verificatisi nella regione, con un uomo ricoverato all'ospedale di Codogno (Lodi) ed un altro in isolamento al Sacco di Milano. 

 


«Sono sei i casi di positività al coronavirus» in Lombardia, dice l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera che lancia un appello invitando tutti i «cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali». «Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa - ha spiegato l'assessore Gallera -. Chiediamo di rimanere al proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente nuova, particolare per il nostro paese, invitiamo alla calma».

 

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250 persone in isolamento

«A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, a oggi circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone», ha spiegato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

 

Gallera ha sottolineato inoltre che «sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell'ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente risultato positivo al Coronavirus. Abbiamo tutti i tamponi pronti. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori».

Conte: «No a panico»

«Da subito abbiamo adottato una linea di massima precauzione, questo ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico. Dovete fidarvi delle indicazioni ufficiali del ministero della Salute». Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a Bruxelles per il Consiglio europeo. «Abbiamo un comitato tecnico scientifico che ci offre la base tecnica e scientifica di valutazione. Siamo già a livello di massima precauzione», aggiunge.

I contagiati in Italia salgono a sei

Salgono a sei i contagi da coronavirus in Italia: un 38enne residente a Codogno e nato a Castiglione d'Adda, in provincia di Lodi, ricoverato da mercoledì sera a Codogno, è risultato positivo al test del coronavirus. Positivi ai test anche sua moglie - che è incinta all'ottavo mese - e uno stretto conoscente, entrambi ricoverati in isolamento al Sacco di Milano.

 

«Il paziente ricoverato al Sacco sta bene» e la situazione della moglie del primo ricoverato «è positiva» ha dichiarato l'assessore Gallera. Il 38enne invece è in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria e le sue condizioni sono ritenute molto gravi, tanto da non essere al momento trasferibile.

 

Dopo i casi di coronavirus nel Lodigiano la Ausl di Piacenza ha avviato verifiche e controlli anche sul territorio emiliano: il collega rientrato dalla Cina - con cui il paziente 38enne è uscito a cena agli inizi di febbraio - lavora infatti per un’azienda di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). I controlli della Ausl sul territorio sono quindi volti a verificare gli eventuali contatti dell’italiano rientrato dalla Cina con dipendenti piacentini dell’azienda.

 

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