La decisione

Caso Sangiuliano-Boccia, la giunta per le immunità del Senato nega l’acquisizione delle chat tra l’ex ministro e l’imprenditrice

La richiesta era arrivata dal Tribunale dei ministri a seguito della denuncia presentata dal deputato verde Angelo Bonelli dopo lo scandalo che ha coinvolto l'ex titolare della Cultura

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di Redazione Politica
29 ottobre 2024
15:50
Sangiuliano e Boccia
Sangiuliano e Boccia

No della Giunta per le Autorizzazioni del Senato, presieduta dal dem Dario Franceschini, chiamata a decidere sulla richiesta del Tribunale dei ministri di acquisire la corrispondenza dell'ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano con l'imprenditrice Maria Rosaria Boccia. La richiesta del Tribunale dei ministri era arrivata a Sant'Ivo, sede della Giunta, a seguito della denuncia nei confronti dello stesso Sangiuliano da parte del deputato verde, Angelo Bonelli, risalente allo scorso settembre, dove viene ipotizzato il reato di peculato per distrazione e rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda.

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Il relatore in Giunta, il senatore di Forza Italia Adriano Paroli, nella sua relazione, martedì scorso, aveva chiesto di non autorizzare il trasferimento delle carte - mail, chat e altro materiale di corrispondenza tra l'ex ministro e la Boccia - al Tribunale dei ministri. «Si propone di respingere la richiesta in quanto nel caso di specie sussiste il fumus persecutionis di secondo grado», è quanto si legge nella relazione. Una tesi che ha visto oggi il via libera a maggioranza della giunta e che ora sarà sottoposta al voto dell'Aula del Senato.


Nelle scorse settimane lo stesso ex ministro Sangiuliano aveva chiesto di negare l'autorizzazione al Tribunale di ministri.

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