I testi della nuova edizione del Messale Romano saranno sottoposti alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andranno in vigore le nuove versioni
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Da "non indurci in tentazione" a "non abbandonarci alla tentazione". Oggi, 15 novembre, è partita la proposta per il cambiamento della preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romano sarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore la nuova versione del Padre Nostro. Cambierà anche l'inizio del Gloria in "pace in terra agli uomini amati dal Signore". A comunicarlo è stata la Conferenza episcopale italiana.
Il cambiamento del testo era stato auspicato dal Papa. Tanto che la nuova traduzione della Bibbia Cei e il Lezionario l'avevano già recepito, ma ancora mancava il via libera per quanto riguarda l’uso liturgico nel Messale.In favore del cambio si erano espresse in passato anche due personalità di rilievo e di sensibilità differenti della Chiesa, ovvero i cardinali Carlo Maria Martini e Giacomo Biffi.