I tre leader di Azione, Pd e M5s a confronto sui temi caldi del Paese: pronti a fare fronte comune in vista della Manovra. Focus su transizione energetica, servizi e tasse
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A Cernobbio è il giorno degli esponenti delle opposizioni. In vista della prossima manovra, sono pronte a dare battaglia sulla sanità.
Al Forum Teha di Cernobbio il leader di Azione Carlo Calenda ha rilanciato la sua proposta per la prossima legge di bilancio: «Proporremmo che almeno la parte relativa alle aliquote Irpef da 4 miliardi sia investita sulla sanità, uno dei problemi fondamentali di questo paese» ha detto Calenda, trovando la sponda della segretaria del Pd Elly Schlein. «Lavoriamoci insieme» ha spiegato Schlein, invitando le opposizioni a fare fronte comune anche sul tema delle liste d'attese: «Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi». Anche il leader del M5s Giuseppe Conte ha sottolineato che «siamo gli ultimi tra i paesi del G7 per quanto riguarda la spesa sanitaria».
L’intervento di Calenda
«Al di là delle singole scelte e dei singoli scandali, questo Governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese», ha detto Calenda. L'intervento di Giorgia Meloni di ieri «è quello che ha fatto ogni presidente del Consiglio in questo posto - ha aggiunto -. Cioè raccontare le magnifiche sorti progressive del Governo. Alcune cose che ha fatto Meloni le condivido, alcuni dati sono positivi, perché lo sono effettivamente».
«Trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva la stessa Meloni: quando sei all'opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto ben- ha concluso -. Credo che il problema sia più grande di così».
E sulla transizione energetica ha affermato: «Industria 5.0 è arrivata in ritardissimo e ha 13 step autorizzativi che la rendono farraginosissima. Noi vogliamo collaborare con le opposizioni ogni volta che è possibile, alcune volte ce la facciamo altre volte no. Ma Azione non starà in una coalizione in cui non è chiaro come si intende affrontare la transizione energetica. Per noi - ha aggiunto - il Green Deal è da superare perché irrealizzabile. Devi avere il nucleare sennò continuerai ad andare a gas».
Secondo Calenda «l'Europa sta finendo - ha concluso - e la situazione di tutti le democrazie liberali è la peggiore dal 1945 in poi. La democrazia morirà non per la Meloni ma perché la gente non andrà più a votare perché pensa che la politica non aiuta». Questa estate «abbiamo assistito al dibattito surreale sullo ius scholae, abbiamo parlato di una cosa banale di cui tutti gli imprenditori avrebbero bisogno, perché serve nuova cittadinanza», per il lavoro e per pagare le pensioni. Alla fine succede che tutti dicono che sono d'accordo e nulla di tutto questo accade», ha concluso.
L’intervento di Schlein
«Io ho una formazione al Parlamento Europeo, lì si costruiscono le maggioranze sui dossier e sui contenuti, un approccio che condivido molto e che ci ha portato a dialogare con Carlo Calenda e altre forze politiche, chiudendo alleanze importanti per le prossime regionali come in Liguria dove abbiamo messo al centro alcuni temi». Così la segretaria del Pd Elly Schlein. «Non siamo qui né ad abbracciare il trionfalismo del Governo né a dipingere un quadro più fosco di quello che è - ha aggiunto -. Ci sono elementi di preoccupazione e c'è una crescita in linea con l'Ue. Il punto è provare a non accontentarci e chiederci cosa sta trainando questa crescita e come ci si sta attrezzando per il domani». Perché secondo Schlein «è indubbio che questa spinta viene dal Pnrr, su cui tanto ci siamo battuti».
«Credo e spero che» con le opposizioni «ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche sulla Manovra. Che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell'anno scorso, senza respiro e senza anima». Lo sottolinea poi Schlein, parlando con la stampa a margine del suo intervento al Teha Forum a Cernobbio. «Noi vogliamo assicurarci che il Paese sia messo in condizione di ripartire - prosegue -. È il nostro primario interesse. Anche i salari sono diminuiti, ce ne dobbiamo occupare con grande urgenza». La segretaria dem ribadisce la soddisfazione per avere partecipato al Forum con un confronto con gli altri leader delle opposizioni, Giuseppe Conte e Carlo Calenda. «Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune, ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale», conclude.
L'intervento di Conte
«Avremmo bisogno di un nuovo Next generation Eu. Ci siamo battuti per questa svolta storica dell'Ue, ma andrebbe stabilizzato»: così il leader del M5s Giuseppe Conte. «Solo con strumento del genere l'Ue può competere nello scenario globale. Dovremmo incrementare il bilancio netto dell'Ue e contrastare la logica dei paradisi fiscali», ha aggiunto.
Secondo il leader pentastellato «la politica economica di questo Governo sembra puntare sull'avanzo primario, nuove tasse e ulteriori tagli - ha aggiunto -, per puntare sul lavoro povero e sull'export che sta andando bene ma con il rischio di affossare la domanda interna».
«Una tassa sugli extra profitti sarebbe buona e giusta», ha proseguito. «Potremmo anche recuperare risorse tagliando dei sussidi ambientalmente dannosi, ci sono margini per costruire una politica economica espansiva - ha concluso - Dobbiamo investire sui pagamenti digitali per contrastare l'evasione, aumentare e sostenere gli stipendi, perché i redditi reali delle famiglie sono in calo e non siamo più competitivi».