Le casse riesumate e lasciate all'aperto in un cortile. Protestano gli abitanti della zona
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«Viviamo sigillati in casa nostra. L’odore terribile sprigionato da queste bare entra nelle abitazioni ed a tratti è impossibile respirare. C’è anche chi ha accusato mal di testa e mal di stomaco». Questo il racconto dei residenti che hanno chiesto l'intervento di polizia municipale e carabinieri.
Succede in uno dei cimiteri comunali di Terni, in Umbria, dove, dopo aver riesumato salme e bare, i resti vengono lasciati all'aperto in un cortile interno. Il caldo di questi ultimi giorni ha contribuito a diffondere nella zona un tanfo insopportabile per i cittadini residenti a ridosso del cimitero che sono costretti a non uscire e a tenere chiuse le finestre dei loro appartamenti.
Secondo la polizia di Terni il problema sarebbe la mancanza del bidone all'interno del quale smaltire i resti delle riesumazioni. Intanto, per provare a tamponare la situazione, è stata effettuata una disinfestazione e alcune delle casse sono state coperte da sacchi. Ma per i residenti e per i passanti la situazione non è migliorata di molto.