Un'equipe del centro di chirurgia della mano dell'ospedale di Verona ha portato a termine con successo il reimpianto contemporaneo di entrambe le mani amputate di un paziente.

L'amputazione bilaterale viene definita in medicina un'emergenza tempo-dipendente, che richiede un livello organizzativo elevato proprio per l'eccezionalità dell'azione in simultanea sulla destra e sulla sinistra.

Finora in letteratura erano descritti solo quattro casi nel mondo. Quello di Verona, eseguito dal team guidato da dottor Massimo Corain, è il quinto al mondo, il primo in Veneto, reso possibile dal perfetto funzionamento del trauma center regionale. L'operazione è avvenuta alcune settimane fa, ed è stata resa nota solo ora, con la dimissione del paziente.

Il Suem 118 aveva soccorso a Vicenza un uomo che a causa di un incidente su una macchina per la lavorazione del legno aveva subito l'amputazione netta bilaterale al polso. Il Suem ha così attivato la rete del trauma center, e mentre il ferito arrivava a Borgo Trento veniva immediatamente predisposta la sala operatoria delle urgenze e organizzate le due équipe chirurgiche.

Erano presenti in sala operatoria 4 microchirurghi che per 7 ore e mezza hanno operato in simultanea sui due arti. Il paziente è rimasto ricoverato 4 settimane presso la struttura veronese, anche per il rischio di complicanze vascolari o infettive. Ora è stato affidato a un reparto di rieducazione funzionale per uno speciale recupero della funzionalità degli arti.