Sono partite da mezzanotte le prime domande per ottenere l'Assegno di inclusione, il nuovo strumento di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale che sostituisce il Reddito di cittadinanza. Da oggi, spiega l'Inps, è possibile presentare domanda per l'Assegno di Inclusione (Adi). La platea è di oltre 737mila nuclei familiari.

In presenza di esito positivo dell'istruttoria della domanda, il beneficio economico decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (Pad). In fase di prima applicazione, per le sole domande complete della sottoscrizione del Pad e presentate entro gennaio la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta dallo stesso mese.

Secondo uno studio di Bankitalia, condotto dagli economisti Giulia Bovini, Emanuele Dicarlo e Antonella Tomasi, il nuovo Assegno di inclusione (Adi), in vigore dal primo gennaio, comporterà una significativa riduzione del numero di beneficiari, passando da 2,1 a 1,2 milioni. Ciò implicherà una diminuzione di 900 mila famiglie che avranno accesso al sostituto del Reddito di cittadinanza, consentendo al governo Meloni di realizzare un risparmio annuale di 1,7 miliardi di euro. Inoltre, per le famiglie che rimarranno idonee a ricevere l’Assegno, si prevede una diminuzione media di 1.300 euro all’anno.