Entrambi, nei successivi campi, riscuotono un notevole successo. Domenico Dara e Daniel Cundari hanno dialogato con Franco Laratta. Le interviste stasera alle 20:15 su LaC OnAir canale 17.

Domenico Dara, scrittore di successo ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza a Girifalco, in provincia di Catanzaro. Si è poi laureato a Pisa con una tesi sulla poesia di Cesare Pavese. Breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti 2014) è il suo primo lavoro, finalista al Premio Calvino, Premio Palmi, Premio Viadana, Premio Corrado Alvaro e Premio Città di Como. È la storia del postino di Girifalco con la passione per le lettere d'amore che ha raccolto l'apprezzamento dei lettori e il favore della critica. Nel 2016 ha pubblicato Appunti di meccanica celeste. Tra gli altri titoli, Malinverno, nel 2020. Al premio Caccuri ha presentato Liberata (Feltrinelli, 2024). Liberata Macrì ha un modo tutto suo di vivere: crede a quello che non si vede, convinta che sia l’invisibile la vera misura del mondo. E sogna a occhi aperti sulle pagine dei fotoromanzi, innamorata com’è di Franco Gasparri, l’attore che ama follemente. 

Daniel Cundari ha incantato il pubblico del Castello di Caccuri dove si è esibito in coppia con Daniele Fabio. Nato a Rogliano (Cs) nel 1983, ha studiato presso l’Accademia di Lingue di Gdansk e nelle Università di Siena e Granada, Lettere e Relazioni Internazionali. Poeta e performer plurilingue, Daniel Cundari è tra i più rivoluzionari interpreti del linguaggio teatrale contemporaneo e un vero e proprio simbolo generazionale delle tecniche dell’improvvisazione e del repentismo. Una vita dedicata ai suoni ancestrali e ai linguaggi sommersi, che l’ha portato a svolgere i lavori più disparati a Shanghai, Granada, Bacalar, Barcellona, Roma. La sua incessante attività artistica l’ha spinto fino a Cuba, Slovacchia, Francia, Cina, Messico, Serbia, Germania, Cile, Perù, facendo del dialetto calabrese e della lingua italiana espressione universale. Ha pubblicato decine di libri di poesia, narrativa e teatro, oltre a centinaia di articoli culturali. Precursore ed inventore del Repentismo Cutise, nel corso degli anni si è esibito in centinaia di ambienti: nei teatri d’autore, nelle arene affollate, sui palchi delle piazze. Ha intrapreso numerose collaborazioni - tra cui ricordiamo quelle con Gianna Nannini, Peppe Servillo, Alfio Antico, Jeremie Corault. Primo premio assoluto per la Restanza nel 2023, ha passato recentemente il testimone a Vito Teti.