Nell’ultima sessione plenaria della legislatura corrente, il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme che migliorano la trasparenza dei mercati online e contrastano il doppio standard qualitativo dei prodotti. Il progetto rientra nella revisione delle quattro direttive europee nota come “New Deal per i consumatori”.


Lo scopo è di contrastare le differenze esistenti tra i paesi europei. Questo “Nuovo corso per i consumatori” è un passo importante verso l’eguaglianza dei diritti dei cittadini dei vari stati membri.
L’aggiornamento mira anche a rafforzare la protezione dei consumatori grazie all’introduzione di indennizzi collettivi e all’imposizione di sanzioni più dissuasive per le imprese che adottano comportamenti sleali.

Inoltre, risponde al vuoto legislativo nel caso in cui non esista una legge a livello europeo, specialmente per il mondo online, nonché per quanto riguarda il doppio standard qualitativo dei prodotti in commercio.

Maggiore protezione per gli acquisti sul web

Quando comprano da un negozio online i consumatori devono essere informati in modo chiaro sul soggetto che sta vendendo quel prodotto o servizio e se questi è un commerciante oppure un altro consumatore. In questo modo è chiaro fin dall’inizio dove far ricadere la responsabilità e quali sono le leggi che devono essere applicate.


Il “New Deal per i consumatori” assicura inoltre ulteriore trasparenza sui risultati delle ricerche online. Gli utenti riceveranno infatti informazioni precise rispetto al posizionamento di un prodotto o servizio nei risultati di ricerca e sapranno con chiarezza se l’ordine con cui vengono mostrati i prodotti o i servizi è dovuto a una campagna a pagamento.

Stop ai consumatori di seconda classe

Una delle pratiche commerciali disoneste riguarda il marketing di prodotti che hanno lo stesso marchio e confezionamento, ma la cui composizione è significativamente diversa, e delle cui differenze il consumatore non viene propriamente informato. Le ricerche nel settore hanno dimostrato esempi di queste pratiche nell’industria alimentare. Così facendo si inganna il consumatore facendogli credere che ciò che sta acquistando è lo stesso prodotto, benché in verità non lo sia. Le nuove norme aggiorneranno la “Direttiva sulle pratiche commerciali sleali” e potranno evitare questo fenomeno.

Introduzione degli indennizzi collettivi 

Se un gruppo di consumatori riceve dallo stesso commerciante un disservizio o un danno, in tutti gli stati membri sarà possibile essere rappresentati da un’organizzazione no profit (diversa da paese a paese e designata dai singoli stati membri) che agirà a nome del gruppo di consumatori e richiederà un indennizzo, come un rimborso, una sostituzione o una riparazione. Sarà inoltre possibile creare un’azione transfrontaliera nel caso in cui si decidesse di organizzare un’unica rappresentanza per conto dei consumatori dei diversi paesi europei.
Quando le norme saranno approvate dal Consiglio, gli stati membri avranno due anni di tempo dall'entrata in vigore della direttiva per integrarla nella propria legislazione nazionale.