“I viaggi cominciano dentro la testaÈ lì che ci si deve spostare, altrimenti niente si muove”. Così ha scritto Simona Vinci: i viaggi cominciano molto prima della scelta dei mezzi di trasporto.

In quest’ottica abbiamo pensato un percorso, un viaggio ed abbiamo iniziato a condividerlo con i calabresi. Perché in fondo il viaggio appena iniziato con Link “Orgoglio e pregiudizio” parte dalla testa, dalle paure di noi calabresi (la più grande è che nulla possa cambiare), dall’orgoglio con cui rivendichiamo le nostre potenzialità e dai pregiudizi che subiamo e – purtroppo – spesso costruiamo per ostacolare chi in questa terra vuole vivere davvero e non solo vivacchiare.  

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Il nostro viaggio, partito lo scorso anno e continuato in questa estate 2023 con le tre tappe esaltanti di Falerna, Vibo Marina e Corigliano Rossano, ci ha raccontato che non si può pretendere che la Calabria cambi, che i calabresi si impegnino, senza metterci noi stessi direttamente la faccia. Ce lo hanno ribadito migliaia di persone che abbiamo incontrato in questi giorni, che hanno scelto anche loro di metterci la faccia, che vogliono palesare una scelta di campo limpida. I volti e le voci di questi cittadini potete vederli nei servizi del nostro network e delle testate giornalistiche che hanno deciso di sostenere il nostro impegno.

Il Procuratore Nicola Gratteri è un simbolo, una bandiera: lui stesso ci esorta a occupare quegli spazi che lo Stato libera dalla ‘ndrangheta perché, se non lo facciamo noi, torneranno “gli altri”. Non ci nascondiamo le difficoltà. Sappiamo benissimo, ad esempio, che per i giovani che lasciano la Calabria esistono strade di sola andata: quelle del ritorno sono spesso “chiuse al traffico”. Secondo l’ultimo rapporto Bankitalia, la Calabria è la regione che perde più giovani laureati – 20.564 per la precisione, un dato altissimo. L’ho sottolineato in queste serate: i nostri giovani decenni fa emigravano con la valigia di cartone per non tornare più, oggi emigrano con il computer e fanno la fortuna di altri territori, costruiscono il futuro, ma altrove.

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Quando chiediamo allo Stato di costruire strade degne di questo nome, di trasformare la Statale 106 in un’arteria moderna, di portare l’Alta velocità, di potenziare gli aeroporti, dobbiamo contemporaneamente chiedere a noi stessi di liberare le strade affinché i nostri giovani possano tornare e restare. La magistratura libera gli spazi che noi dobbiamo occupare. Allo stesso modo noi dobbiamo liberare le strade che i nostri giovani possono ripercorrere per tornare qui e costruire una nuova Calabria. Anche se può apparire paradossale, le condizioni ci sono.

Non ci sono stati mai tanti giovani calabresi laureati e specializzati come in questi ultimi anni: se riusciamo a trattenerli e a farli tornare potranno essere la nuova spina dorsale di una classe dirigente diffusa sul territorio nei settori dell’economia, della ricerca, della pubblica amministrazione, dei servizi e della formazione.

C’è un alto numero di start up innovative in Calabria che fa ben sperare sulla capacità della nostra regione di rimettersi in corso in termini di produttività e innovazione.

C’è voglia da parte dei nostri giovani di tornare a investire nella terra, di misurarsi con la sfida di una moderna impresa agricola. C’è inoltre un’ascesa nazionale e internazionale del nostro comparto enogastronomico: penso ai nostri prodotti tipici entrati nelle cucine stellate e in tutte le case e ai nostri vini che si stanno affermando ai più alti livelli.

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Un tempo le Università calabresi e gli istituti superiori calabresi erano considerati le Cenerentole d’Italia: ora hanno indossato la scarpetta giusta e sono diventati eccellenze. Ma devono smettere di essere in competizione tra loro (o tutte vogliono le facoltà di giurisprudenza, o tutte medicina) e fare sistema. Nicola Gratteri ha invitato a costruire facoltà serie per il turismo, a puntare sull’agricoltura: è una sfida intelligente che può portare la Calabria a scommettere sulle proprie ricchezze e a farle diventare reddito e sviluppo per tutti.

Nell’augurare a tutti voi di passare dei giorni sereni per le vacanze estive (anche se purtroppo i tempi per molti saranno brevissimi a causa del caro prezzi) mi sia consentito di ringraziare di cuore tutta la squadra del nostro gruppo Pubbliemme – Diemmecom – ViaCondotti21 – LaC Network, di ringraziare il gruppo di vertice che è al mio fianco, i tecnici, il reparto di postproduzione, il team creativo, gli operatori di ripresa, i giornalisti, il personale amministrativo: ciascuna delle tante persone che creano la nostra forza e ci hanno consentito di far partire il viaggio di Link “Orgoglio e pregiudizio”. Ringrazio le tante formidabili realtà sociali e imprenditoriali che sono state al nostro fianco, a partire dall’imprenditore Roberto Gallo per l’appuntamento di Falerna e poi la famiglia Amarelli, con Pina, Fortunato e Margherita, che ci hanno ospitato e supportato nella costruzione dell’evento di Rossano. Ringrazio le migliaia e migliaia di persone che hanno partecipato ai nostri incontri, che continuano a scriverci e a telefonarci in continuazione perché hanno compreso che non si può stare in mezzo al guado, non si può stare a guardare e vogliono impegnarsi. Chi non ha potuto esserci ci chiede come riguardare le serate. Troverete a breve le registrazioni integrali dei tre appuntamenti su LaC Play, la nostra piattaforma web on demand, prima della loro messa in onda, a settembre.  

Concludo ribadendo che se noi siamo qui e il nostro gruppo è in campo per la Calabria, è perché non possiamo pretendere che le cose cambino senza essere noi stessi i primi a lavorare affinché ciò avvenga.

I viaggi cominciano dentro la testa. È li che ci si deve spostare, altrimenti niente si muove. Se i calabresi vorranno iniziare questo viaggio, se i calabresi vorranno vincere, la Calabria vincerà

*presidente del gruppo Pubbliemme - Diemmecom - ViaCondotti21