Nel corso dell'audizione in commissione Bilancio della Camera, il governatore ha anche parlato dei flussi migratori: «Bisogna dare alternative a chi fugge da guerra e fame creando nel loro Paese condizioni migliori tramite investimenti»
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«Credo che la Zes unica possa rappresentare davvero uno shock per il Mezzogiorno. In un momento nel quale il Sud, sarò anche un visionario, ma può vivere quello che hanno vissuto le regioni del nord qualche decennio fa, quando si sono avvantaggiate dal fatto di essere prossime al motore di sviluppo dell'economia europea che era il manifatturiero tedesco». A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso dell'audizione in commissione Bilancio della Camera.
«Oggi - ha aggiunto - ho sotto gli occhi, in Calabria, quanto importante sia diventato il Mediterraneo e le regioni del sud. Possono essere davvero risorse capaci di avvantaggiarsi di questa circostanza. Se vogliamo frenare davvero i flussi di migranti, il modo migliore per farlo è dare la possibilità a queste persone che scappano dalla fame e dalla guerra, anche io scapperei dalla fame e dalla guerra, la possibilità di vivere laddove la fame, la guerra non c'è più. E allora bisogna fare degli investimenti. Se l'Europa farà degli investimenti come mi pare facciano sulla sponda sud del Mediterraneo questi Paesi cresceranno con un tasso di incremento del Pil sensibilmente superiore a molti paesi europei. E allora Calabria, Sicilia, le regioni del Mezzogiorno possono avvantaggiarsi di questa circostanza e la Zes può essere la piattaforma logistica per le imprese che vogliono utilizzare le nuove opportunità offerte al Mediterraneo».
Occhiuto ha valutato positivamente l'estensione della Zes a tutto il Mezzogiorno. «Se mettiamo sui due piatti di una bilancia - ha aggiunto - da un lato le agevolazioni fiscali che la Zes concede e dall'altro la semplificazione, cioè l'idea di poter autorizzare in tempi brevissimi, la semplificazione vale persino più delle dei vantaggi fiscali. Estendere questa semplificazione a tutto il Mezzogiorno è una cosa estremamente positiva. Anche qui, però, il rovescio della medaglia. Sono preoccupato della governance del sistema. È vero, non tutte le Zes sono state performanti nel corso degli ultimi anni. Però devo dire che nella mia Regione la Zona economica speciale ha svolto un lavoro molto positivo. Abbiamo dato autorizzazioni in un mese. E allora la governance della Zes deve essere tale da consentire il rilascio di queste autorizzazioni, così come è avvenuto nelle realtà dove la Zona economica ha funzionato meglio. E mi pare che nel decreto, insomma, queste garanzie non ci siano, sebbene si prevede una fase transitoria con i commissari Zes che continuano a svolgere la loro attività».