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La Zona economica speciale in Calabria è una realtà. Lo ha voluto rendere noto il governatore, Mario Oliverio, nel corso di una conferenza stampa indetta questa mattina alla cittadella regionale e al termine di lunghe ed estenuanti trattative intercorse nei giorni scorsi al Ministero della Coesione sotto la costante supervisione del ministro Claudio De Vincenti.
Alla fine, le condizioni poste come imprescindibili dalla Regione Calabria all’istituzione della Zes hanno trovato accoglimento. Tra queste vi sono, ad esempio, l’introduzione del nesso economico funzionale sostituito al vincolo di contiguità territoriale che consentirà di estendere i benefici anche ad altre aree della Calabria pur geograficamente distanti a patto che queste si rendano “funzionali” alle strategie di sviluppo del porto di Gioia Tauro. Non solo il porto e il retroporto, quindi, ma anche le zone ad alta vocazione produttiva e i sistemi aereoportuali potranno essere ricomprese nella Zona economica speciale. Secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, un esempio potrebbe essere rappresentato dallo scalo lametino che potrebbe così fungere da raccordo con il porto di Gioia Tauro accoppiando al servizio di trasporto passeggeri anche quello di merci. I benefici da estendere ad altre aree della Calabria dovranno sottostare però al vincolo dell’estensione. Finora la disponibilità concessa ammonta a circa 1.400 ettari ma si conta di raggiungere l’obiettivo ottimale di oltre duemila.
“E’ un’occasione irripetibile” ha dichiarato Mario Oliverio. “È la prima volta che la Zes viene sperimentata nel nostro paese creando i presupposti per definire una proposta di sviluppo strategico. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di concludere l’iter di approvazione prima dello scioglimento delle Camere. Non è nostra intenzione rimandare alla prossima legislazione”.
Una precisazione il governatore l’ha voluta indirizzare anche alle “polemiche estive” sollevate dai sindaci dell’area centrale della Calabria convinti assertori della possibilità di istituire una seconda Zes. “E’ chiaro che ci stiamo muovendo all’interno di un percorso determinato dalle normative nazionali e dai vincoli imposti dalla Comunità Europea. Se vi fossero state le condizioni, avremmo esteso la Zes a tutta la Calabria”
Ecco le slide proiettate nel corso della conferenza
Luana Costa