Il provvedimento rientra nel processo di riforma del settore avviato in Calabria con la legge regionale 35 del 2015
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È stata raggiunta, tra Regione Calabria ed enti locali, l'intesa per la determinazione del livello dei servizi minimi di trasporto pubblico locale. Lo dispone un decreto dirigenziale del Dipartimento regionale Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità, che ufficializza la conclusione positiva della Conferenza dei servizi decisoria indetta dalla Regione il 18 giugno.
Il livello dei servizi minimi di trasporto pubblico locale, definito con delibera di Giunta lo scorso 18 aprile, rientra nel processo di riforma del settore avviato in Calabria con la legge regionale 35 del 2015: i servizi "minimi" sono le prestazioni essenziali di trasporto pubblico locale, cioè le prestazioni "quantitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini", e sono stati definiti, anche in base alla normativa nazionale, tenendo conto dell'integrazione tra le reti di trasporto, del pendolarismo scolastico e lavorativo, della fruibilità dei servizi da parte degli utenti per l'accesso ai vari servizi amministrativi, sociosanitari e culturali, delle esigenze di riduzione della congestione e dell'inquinamento.
Per il raggiungimento dell'intesa tra Regione ed enti locali - si rileva nel decreto del Dipartimento regionale - era necessaria "l'espressione favorevole di un numero di enti locali che rappresenta i tre quarti dei partecipanti, pesati rispetto alla popolazione residente": l'esito della Conferenza parla di pesatura favorevole pari a 3.039.598, a fronte di 890.658 non favorevoli. Tra i pareri acquisiti in sede di Conferenza dei servizi, il decreto regionale riporta gli "atti di non assenso" provenienti, tra gli altri, dal Comune di Catanzaro, dal Comune di Cosenza e dalla Provincia di Cosenza.