È stato sottoscritto alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dall'amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile l'accordo per l'ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Ionica. L'investimento complessivo ammonta ad oltre 500 milioni di euro ed è frutto di un finanziamento unitario con fondi statali e regionali.

 

La somma più consistente è stata impegnata utilizzando i Fondi di Sviluppo e Coesione per 307 milioni che saranno utilizzati per la velocizzazione del collegamento con un incremento del 10%, la velocizzazione degli ingressi e delle uscite dalle stazioni con un raddoppio dagli attuali 30 chilometri orari a 60, la realizzazione dei sottopassaggi ferroviari e la riqualificazione delle stazioni attraverso l'innalzamento dei marciapiedi di 55 cm che consentirà la velocizzazione della salita e della discesa dei passeggeri dai treni.


A questa somma si aggiungono 40 milioni di fondi di Rfi per l'eliminazione dei passaggi a livello. 25 quelli già individuati ma la quantità di fondi disponibili consentirà di raggiungere la quota di 60. In più la Regione ha deciso di spostare un investimento del valore di 90 milioni di euro derivanti dall'aggiornamento di un accordo di programma dalla linea ferroviaria tirrenica alla Ionica. Ulteriori 40 milioni di euro messi a disposizione da Rfi e 50 milioni reperiti sui Por da utilizzare per l'acquisto di nuovi treni completano il quadro.

 

Un investimento storico, il primo di tale portata dall'Unità d'Italia ad oggi. Così è stato descritto il progetto di ammodernamento e velocizzazione della ferrovia Ionica e la definizione è stata confermata dallo stesso amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile.

 

"L'azienda - ha chiarito - sta investendo moltissimo nell'ammodernamento della rete ferroviaria. Quattro miliardi è l'investimento previsto per la Regione Calabria, di un miliardo sono già state reperite le risorse a cui se ne aggiungeranno a breve ulteriori con gli stanziamenti previsti dalla legge di bilancio 2017".

 

Il governatore Mario Oliverio ha invece precisato come la firma del protocollo riguarda un progetto già in fase di avvio con un cronoprogramma preciso. "Abbiamo compiuto una scelta precisa che è quella di investire le risorse in un grande progetto di ammodernamento evitando il riproporsi della frammentazione dei fondi su spinte localistiche. Questo piano ha l'obiettivo di migliorare l'accessibilità da e verso la nostra regione e rafforzare la mobilità interna".

 

"Sono felice di essere qui oggi". Ha esordito così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio il quale ha voluto ringraziare la Regione "per aver accettato dimettersi a sedere e cambiare l'impostazione della programmazione. L'impostazione prima era quella di non scegliere - ha chiarito - di distribuire i fondi attraverso una frammentazione che non genera sviluppo. Oggi c'è la necessità di uscire dall'isolamento costruendo progetti in maniera unitaria e che vadano nella direzione di un aumento delle connessioni e dei collegamenti. Deve essere chiaro che senza connessioni non c'è sviluppo. Quello di oggi è il primo step, stiamo cominciando a piccoli passi, qui non si promettono miracoli. Ciò che chiedo quindi agli amministratori e ai sindaci dei territori interessati è di portare pazienza perché è un lavoro che richiede pazienza. Dopo 150 anni finalmente stiamo lavorando per voi. Con Rfi abbiamo scelto di fare un investimento storico indirizzato alle due grandi direttrici - la Tirrenica e la Ionica - che rappresenta una grande opportunità di riscatto per il Mezzogiorno ed è connesso alla possibilità di sviluppo del commercio e del turismo".
 
 
Il rappresentante del governo Gentiloni ci ha inoltre tenuto a precisare che il problema di veder realizzati i progetti non è la mancanza di finanziamenti. "I veri nemici sono due: la corruzione e la criminalità che impediscono lo sviluppo e i lunghi tempi imposti dalla burocrazia". Delrio ha inoltre anticipato che per la riqualificazione del tratto Ionico stradale è previsto un finanziamento di 250 milioni. Entro il 5 giugno sarà consegnato il progetto definitivo dell'Anas relativo al secondo macrolotto mentre il primo risulta in fase di progettazione definitiva.
 

L'inizio dei lavori è previsto con l'interruzione del tratto ferroviario compreso tra Sibari e Catanzaro Lido. La conclusione dei lavori è prevista per il 2020.

 

Luana Costa