C’è un general contractor locale che sta eseguendo i lavori per completare il capannone che, nel retroporto di Gioia Tauro, dovrebbe diventare il centro distribuzione di Amazon. È quanto si apprende andando proprio al cancello nell’area di 30.000 mq, un sito d’oro separato dal porto dei record da una recinzione neanche troppo alta, e suonando al citofono da dove gli addetti precisano: «Non siamo autorizzati a dare informazioni».

Si vedono ancora operai mettere mano ai ritocchi, gli stalli sopraelevali per i furgoni sono già pronti, come ultimati sembrano – gettando l’occhio da fuori – gli uffici per il momento comprensivi dell’area vigilanza e della reception. «I lavori sono cominciati 8 mesi fa – aggiunge l’operaio – ma noi non lavoriamo per Amazon, bensì per un general contractor a cui subentreranno gli americani». Circa i tempi dell’insediamento, l’impiegato aggiunge: «Si pensava ad ottobre ma ora la scadenza slitta, restano da fare pochi lavori».

Non ci sono tempi certi, mentre la polemica sulla primogenitura politica dell’arrivo in Calabria del “re dei pacchi” - con la questione sollevata anche dalla nostra testata che ha riportato indietro il calendario della collaborazione a quando era lui presidente – ha costretto i sindacati ad aprire vecchi faldoni che sembravano superati, come se nessuno o in pochi ci credesse che effettivamente la piattaforma logistica potesse prendere forma proprio in Calabria.

Anche al Comune prendono tempo prima di esprimersi, pure perché c’è una frase della comunicazione di Occhiuto che va interpretata.
Il presidente, sui social, ha detto di aver dialogato col “grande” Amazonper sviluppare le piccole e medie imprese calabresi, espressione che lascia intendere che Amazon potrebbe continuare ad affidarsi a ditte calabresi anche per la distribuzione dei pacchi, tanto è vero che nel capannone non si vede affatto campeggiare il logo del distributore.

Intanto, da quanto risulta al network LaC per ora con Amazon - anzi per Amazon - stanno lavorando per completare la struttura di Gioia Tauro 2 imprese edili della città del porto – la Gt Srl e la Beton Costruzioni, più la siciliana Giardina – imprese molto note – mentre committente dei lavori è Angelo Di Martino, direttore dei lavori è Rosario Granata mentre Cse risulta Salvatore Staropoli.
Aspettando Amazon e i suoi posti di lavoro, intanto i calabresi almeno sanno chi – tra le «piccole e medie imprese» della regione - è arrivato per primo.