Non solo Vibo, a cui tocca indossare la maglia nera nella classifica nazionale sulla qualità della vita nei capoluoghi di provincia italiani, risultando all’ultimo posto su 110 città. Anche gli altri centri calabresi non se la passano bene e si attestano tutti nella parte bassa della griglia elaborata dal quotidiano economico Italia Oggi, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
La ricerca, ieri solo anticipata, è stata diffusa oggi nella sua interezza. A guidare la graduatoria delle città calabresi è Cosenza, che guadagna tre posizioni rispetto allo scorso anno, passando dall’87° all’84° posto. Seguono Reggio Calabria che guadagna quasi dieci posizioni passando dal 102° al 93°, Catanzaro 95° (tre posizioni perse rispetto al 2017) e Crotone 98° (101° un anno fa).

 

La sorpresa Ambiente, ma c'è il "trucco"

Nel complesso, il quadro disegnato dall’indagine statistica è a tinte fosche. Pochi gli ambiti nei quali le città calabresi riescono a risalire la china.
Per certi versi sorprende la performance alla voce ambiente, dove 4 province su 5 strappano la sufficienza, salvo quella di Vibo che si attesta a metà classifica con il 56° posto, molto lontano dalla 101° posizione che occupava lo scorso anno. Ma attenzione, i ricercatori avvertono che con riferimento a questo settore è stata cambiata la metodologia di valutazione ed elaborazione dei dati, premiando le iniziative di ecosostenibilità promosse dalle amministrazioni locali. Una soddisfazione effimera, quindi, perché spesso ciò che esiste sulla carta non è riscontrabile nella realtà, come dimostra il caos rifiuti che ha caratterizzato il capoluogo vibonese nell’ultimo anno. Fatta questa premessa, bisogna comunque registrare il 19° posto di Cosenza, che si conferma la città più green della Calabria, il 24° di Reggio Calabria, il 29° di Catanzaro e il 51° di Crotone.

 

Va malissimo sul fronte dell'economia

Va malissimo, invece, sul fronte dell’occupazione e della ricchezza, che vede tutte le città calabresi attestate nell’ultima colonna della ricerca, con Cosenza al 78° posto (96° nel 2017), che risulta essere la più ricca di opportunità lavorative. Seguono Reggio Calabria 93° e 11 posizioni risalite, Catanzaro, che ne perde 3 e si attesta al 100° posto, Crotone 106° (sale 4 gradini rispetto al 2017) e Vibo Valentia 109°.

 

Disagio sociale a macchia di leopardo

A macchia di leopardo, invece, la classifica che riguarda il disagio sociale. Anche in questo caso la prima della classe risulta essere Cosenza (61° posto), dove la situazione viene definita “accettabile”. Più giù tutte le altre città calabresi: Reggio occupa il 72° posto, ma con un miglioramento notevole rispetto al 2017, quando era al 97°; pessima, invece, la situazione a Crotone (103°), Vibo (106°) e Catanzaro (107°), tutte in discesa rispetto allo scorso anno.

 

Popolazione stabile: primi in Italia

L’unica cosa che va davvero bene in Calabria, secondo la ricerca di Italia Oggi, è la capacità di contrastare il calo demografico. In questo caso i calabresi occupano la cima della classifica, con i crotonesi che risultano i più prolifici e occupano l’8° posto nella graduatoria nazionale. E poi la volta di Reggio Calabria (13°), Vibo Valentia (21°), Catanzaro (25°) e Cosenza (34°). Una graduatoria che conferma un’antica regola che vuole più prolifici proprio le popolazioni dove maggiori sono le sacche di povertà, anche se la ricerca di Italia Oggi considera diversi fattori (immigrazione, desità demografica, vita media) e non solo quello relativo al numero di nuovi nati che è comunque molto alto rispetto alla media nazionale .

 

Sistema salute, solo Catanzaro si salva

Con riferimento al sistema salute, è Catanzaro - con i sui ospedali e il policlinico universitario - che può vantare una posizione di vertice, occupando il 15° gradino su scala nazionale. Male invece tutti gli altri capoluoghi di provincia, con Cosenza che in questo caso occupa l’ultimo posto della classifica calabrese, attestandosi al 104°.

 

Tenore di vita, qui la vera catastrofe

Sorvolando sulla qualità del tempo libero, settore che vede la Calabria comunque fanalino di coda in Italia, è la classifica sul tenore di vita a imporre l’ultima pennellata di grigio a un quadro che purtroppo sembra non cambiare mai. Questo parametro, infatti, fa segnare performance negative in tutta la regione, con Reggio Calabria che se la passa un pochino meglio attestandosi al 96° posto e le altre città tutte concentrate su quattro gradini consecutivi: Crotone (102), Cosenza (103), Vibo (104) e Catanzaro (105).