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La qualità della pubblica ammnistrazione in Calabria è la peggiore. È quanto emerge dallo studio Svimez "Measuring Institutional Quality in Italy". Lo studio analizza le performances delle regioni e province italiane nel periodo 2004-2012 sulla base dell'IQI, Institutional Quality Index. Secondo l'indagine, la qualità delle istituzioni, in generale è minima in tutte le regioni del Sud. Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna sono ai vertici, Campania, Sicilia e Calabria in coda. Nel 2004 la migliore qualità delle istituzioni in Italia si è registrata in Toscana, che, con un valore di 0,9 occupa il primo posto della classifica. Al secondo la Lombardia, con 0,8, seguita dall'Emilia Romagna, con 0,76. Al quarto e quinto posto le due regioni a statuto speciale Valle d'Aosta (0,75) e Trentino Alto Adige (0,73).
La prima regione "merdidionale" si trova solo al dodicesimo posto su 20, ed è l'Abruzzo, con un valore di 0,6, seguito dalla Liguria con 0,58. Di seguito troviamo le altre regioni del Sud: la Puglia (0,47), la Basilicata (0,45), la Sardegna (0,38), il Molise (0,34), la Campania (0,32). In coda la Sicilia (0,24) e la Calabria (0,14).
Nel 2012 risulta ancora la Toscana in testa, l'Abruzzo sale dal 12esimi al nono posto. Otto anni dopo, dunque, la Toscana si conferma la regione italiana con la qualità delle istituzioni più alta con un valore di 0,8, quasi a pari merito con il Trentino Alto Adige, che sale dalla quinta alla seconda posizione. L'Emilia Romagna scivola dal terzo all'ottavo posto, con 0,72, a pari merito con la regione Abruzzo. Giù anche la Lombardia, dal secondo al decimo posto (0,71). Le regioni del Sud si confermano ancora in coda: la Sardegna al 14esimo posto (0,45), la Puglia al 15esimo (0,41) con la Basilicata, seguiti dalla Campania (0,36), Molise (0,25), Sicilia (0,22) e Calabria (0).