VIDEO | Mille ettari di terreni e diverse imprese agricole senz'acqua da cinque giorni, da quando la magistratura ha posto i sigilli all'impianto
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Mille ettari di terreni e centinaia di imprese agricole in ginocchio. Sono questi i numeri dell'emergenza agricola che si è aperta sulla costa ionica catanzarese all'indomani del crollo e del sequestro del ponte in località Difesa a Cropani. I sigilli della magistratura sono stati apposti anche sulla condotta da cui si sono riversati 5mila e 400 metri cubi d'acqua in un'ora e mezza, la stessa che garantiva l'approvvigionamento idrico agli agricoltori della zona. E finchè l'infrastruttura non verrà dissequestrata il Consorzio di Bonifica non potrà realizzare alcun intervento di riparazione. «Noi siamo pronti, il letto di semina è pronto, dovremmo avviare i trapianti a giorni ma non abbiamo l'acqua per poterlo fare»- spiega Antonio Pesce, imprenditore agricolo. «Vale a dire rovinare tutta una campagna invernale per quanto riguarda il comprensorio di Botricello, Cropani, Sellia e Belcastro. Le produzioni qui sono numerose, parliamo di oltre mille ettari». Gli agricoltori sono sul piede di guerra. Dopo aver preparato i terreni e acquistato le piante da mettere a dimora, adesso il rischio concreto non è solo quello di perdere l'investimento iniziale ma anche i potenziali introiti. «Noi abbiamo già i contratti con i supermecati - aggiunge Antonio Cosentino, imprenditore agricolo - e siamo costretti a pagare anche more se non conferiamo i finocchi. Abbiamo in corso anche altre colture: peperoni, pomodori. Siamo già senz'acqua da cinque giorni e il danno è consistente».
Luana Costa