Ad attestarlo, un’ispezione condotta dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Cosenza. L’Anas: «Opera strategica»
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L'Ordine degli ingegneri della Provincia di Cosenza ha condotto un'ispezione dettagliata dei lavori in corso sulla statale 106 Jonica, specificamente presso il cantiere del terzo megalotto Roseto-Sibari. I risultati dell'ispezione hanno rivelato che l'andamento complessivo dei lavori ha raggiunto un notevole 49,27% di completamento. Durante la visita, il direttore dei lavori, Biagio Marra, e l'amministratore delegato nonché progettista di Sirjo SCpA, Salvatore Lieto, hanno guidato l'ispezione, mettendo in rilievo i progressi significativi finora raggiunti e le sfide affrontate in questo ambizioso progetto infrastrutturale.
Accompagnati dal presidente dell'Ordine degli ingegneri, Marco Saverio Ghonna, e dal consigliere Marco Maria Granata, oltre a un gruppo di 60 ingegneri, hanno avuto l'opportunità di ottenere una panoramica completa dei lavori in corso. Una delle caratteristiche più significative di questa visita è stata l'approfondita analisi delle innovazioni tecnologiche adottate nei cantieri. I tecnici della direzione lavori di Anas hanno presentato l'intero progetto, con un focus particolare sulle principali opere in cantiere. La visita non si è limitata alle presentazioni teoriche, ma ha consentito ai partecipanti di vedere da vicino i progressi reali.
Guidati dall'ingegnere Marra, hanno visitato i cantieri delle gallerie 'Trebisacce', 'Roseto 1', 'Potresino' e del Viadotto Avena. Queste strutture rappresentano punti cruciali del progetto e testimoniano l'ingente impegno richiesto per la realizzazione di questa nuova tratta della statale 106 Jonica. L'avanzamento del progetto è stato dichiarato al 49,27%, un traguardo significativo che riflette l'impegno e la dedizione dei professionisti coinvolti. «Il completamento del megalotto 3 – si dice in una nota Anas- riveste un ruolo di particolare importanza strategica poiché l'infrastruttura è compresa all'interno della rete transeuropea TEN-T. Grazie a quest'opera il corridoio ionico andrà incontro a una vera trasformazione, diventando un'infrastruttura stradale di grande comunicazione che avrà una duplice funzione: collegare i litorali ionici della Calabria, della Basilicata e della Puglia e fare da cerniera tra il sistema dei trasporti della A2 'Autostrada del Mediterraneo' e la Puglia.